Canti medioevali

 

La Musica Tra Il 1.000 e Il 1.200

 

Profilo Storico e Sociale

Dopo l’anno 1000, assistiamo ad una vera e propria rinascita socio-economica , in tutta l’Europa. Si ha infatti una crescita demografica notevole dovuta a diversi fattori quali, l’assenza di pestilenze e di malattie infettive che avevano mietuto moltissime vittime nell’alto medio evo, ma soprattutto grazie alla rivoluzione agricola che migliora ed incrementa il regime alimentare. Dal punto di vista economico- politico , con il crollo del feudalesimo si assiste al prosperare delle città e dei liberi comuni; segno di questa ripresa è la diffusione del sistema bancario grazie anche alla coniazione di monete d’oro e d’argento (ricordiamo che per tutto il medio evo la moneta era stata sostituita dal baratto). Durante il XIII sec. inoltre, il Comune si evolve e attraverso “IL Comune Podestarile, gestito cioè dal Podestà, si giunge al comune popolare governato da un capitano del Popolo.
Un avvenimento storico politico da ricordare è quello delle crociate che, nate per motivi religiosi provocarono saccheggi e massacri azichè portare come cristiani "Una parola si Consolazione alla gente che soffre"....Gesù giustamante direbbe a questo punto "Perdonateli perchè non sanno quello che fanno....ed ibfatti è vero". Tali battaglie si combatterono dal 1097 al 1291 e vennero definite “guerra santa”, combattute dai cristiani per la riconquista e la difesa dei luoghi santi del Cristianesimo in particolare del S. Sepolcro. Gerusalemme viene liberata nel 1099. Molti capitani e principi di queste crociate furono valenti poeti e musicisti, i quali composero melodie di alto valore e di alto interesse che costituiscono una testimonianza musicale di un’epoca detta
“oscura” questo è vero....ma comunque piena di grande fascino.

tappe

 

La Musica Dei Trovatori e Dei Trovieri

 

Nel periodo che va dal 1.100 al 1.200, in Francia si manifestano le prime melodie di carattere profano ( non religioso), una novità per quei tempi; infatti per molti secoli, praticamente dopo il 313, da quando cioè Costantino concesse libertà di culto ai Cristiani, le sole melodie che si cantavano erano di carattere sacro. Sicuramente una musica popolare profana considerata di basso valore artistico ci sarà stata, ma a quei tempi non era ritenuta importante e quindi non veniva neppure scritta, la si suonava o cantava a orecchio. La musica profana di cui parliamo ora invece, appartiene al periodo dell’Amor Cortese dell’età cavalleresca, dove le melodie sono di un livello artistico pregevole ed entrano così nella “Storia della Musica”.
In genere, questi poeti musicisti erano i cadetti di famiglie nobili e ricche che non potendo ereditare il patrimonio paterno perché non primogeniti, andavano in cerca di avventure finendo di solito, al servizio di un altro signore. Essi ricevevano comunque un’istruzione che comprendeva anche l’arte della guerra e della musica. Quelli che avevano una particolare inclinazione per la musica si distinguevano come Trovieri e Trovatori.
(Questo termine indica la capacità di trovare la rima e la nota).
I Trovatori operavano nella Francia a sud del fiume Loira e la loro lingua era quella d’Oc (l’equivalente del nostro si); i Trovieri invece, a Nord della Loira e usavano la lingua d’Oil che divenne l’attuale si francese. Questi artisti se erano i signori del feudo, scrivevano unicamente per il loro diletto, se invece erano al servizio, componevano allo scopo di accontentare i gusti del loro padrone. Quelli di estrazione borghese erano professionisti (generalmente giullari) e la loro preoccupazione quotidiana era quella di divertire ed accontentare il pubblico formato da aristocratici, nobili e cavalieri.

 

Personaggi

 

Peirè Vidal (1160-1205).

Fu uno fra i Trovatori più famosi; nato a Tolosa (Francia del Sud), era figlio di un facoltoso (ma non aristocratico) mercante. Grazie a dei prestiti che concesse ad alcuni nobili cavalieri per pagare i loro debiti di gioco, divenne amico di costoro e poté introdursi nell’ambiente nobiliare. La sua vita fu assai avventurosa e movimentata; le sue melodie rispecchiano il suo carattere fiero e battagliero e sono di notevole pregio artistico.

 

Peire Vidal - Anc No Mori Per Amor Ni Per Al

 

 

Peire Vidal Conon de Bethune - Ab L'Alen Tir Vas Me L'Aire

 


baron
Baros de mondan convit

Qusta melodia è una delle più originali e caratteristiche di Vidal. In essa viene espressoil suo disappunto nel dovercondividere le sua mensa con Baroni e Cavalieri che lui considera falsi e assassini ma lui, tutto sommato, si sentiva ricco perché finalmente la sua donna gli aveva detto di si.

Aneddoti e Fatti Curiosi

Pier Vidal

E' sempre stato un carattere originale; si racconta di lui che una volta, per non farsi riconoscere, si sia coperto con la pelle di un orso sennonché la gente del villaggio, credendolo veramente un orso, armata di bastoni lo circondò e lo prese a legnate.
In un’altra occasione dovette fuggire dalle ire del suo padrone, perché intrufolatosi di soppiatto nella camera da letto della moglie, l’aveva baciata nel sonno e questa svegliatasi di soprassalto, si era messa ad urlare. In seguito ricevette una missiva da parte del suo padrone, in cui gli si faceva sapere che era stato perdonato e che poteva riprendere il suo servizio tranquillamente.

Jufrè Rudel (sec XII)

Francia del Sud; anche lui fu un trovatore dalla vita avventurosa. Principe di Blaia immortalato dal Carducci in una sua poesia, si innamorò di una donna, una contessa di Tripoli, senza averla mai vista; soltanto per il gran bene che aveva sentito parlare di lei dai pellegrini al ritorno da quelle terre. Pur di conoscerla, decise di partire per una crociata; purtroppo durante il viaggio si ammalò gravemente e una volta sostato a Tripoli, i suoi amici lo portarono moribondo davanti alla donna amata che poté così almeno vedere ed abbracciare prima di morire. Si racconta che questa nobil donna, commossa per tanta abnegazione, si sia fatta cristiana nello stesso giorno. Questi fatti trovano comunque la critica storica molto scettica. Le sue melodie rispecchiano il suo animo sensibile e fanno sempre riferimento ad un amore lontano.

 

Storia della musica - a L'Entrada Del Tens Clar

 

Jaufré Rudel - Quan Lo Rossinhols

 

Evo - Lanquan Li Jorn (Jaufre Rudel)

 

Jaufré Rudel - Imlaya

 

Chevalier - Mult Ests Guaritz Christus Vincit

 

lan quan
Lan quan li jorn

Il testo della melodia, narra di questo amore lontano che era sempre presente nell’animo dell’autore. Infatti prima si sofferma sulle bellezze della natura dove dice in provenzale :”quando i giorni a maggio ecc…”, poi preso dalla malinconia, fa un cenno al suo amore che non aveva mai visto ma soltanto ne aveva sentito parlare

 

Bernart da Vantator (sec.XII)

Fu il più grande dei trovatori, autore di melodie molto gradevoli. Era di umili origini; il signore del feudo in cui viveva, accortosi del suo talento, lo prese sotto la sua protezione e si presume che fu proprio lui a diffondere quest’arte al Nord della Loira, dando origine al filone dei trovieri e questo grazie ad un viaggio che il suo padrone fece con tutto il suo seguito nell’Inghilterra del Sud.

 

Bernart de Ventadorn - Can Vei La Lauzeta

 

Quando vedo l'allodola muovere di gioia le ali al sole, così che, dimenticando, consente deliquio dalla dolcezza nel suo cuore: Ahimè, l'invidia come viene da me a vista di quelli che vedo gioire, Mi meraviglio che si può essere così, che il mio cuore non spezza da nostalgia jevalles 1 anno fa 10
 
Può vei la lauzeta mover de ioy sas ahimè contra.l ray que s'oblida, laissa.s chazer per la Dossor c'a. l cor li Vay ailas ambientale enveya me.n ve de qui Qu'en Veya iauzion meravilhas ai car desse Lo cor de dezirier nom fon jevalles 1 anno fa 10


lauzeta
Can vei la Lauzeta

La bellezza di questo brano è davvero suggestiva ed affascinante; in genere, anche per i brani monodici (una sola linea melodica), un accompagnamento se pur minimo è quasi sempre necessario, invece in questo brano sarebbe assolutamente superfluo, perché la sua bellezza è completa così, con la sola voce e niente altro.

 

 

Trovieri

 

Gace Brulè (1159-1213)

Troviere (Nord della Loira),
Autore di circa 60 melodie d’amore d’ispirazione malinconica e meditativa, con una tecnica raffinata. Il suo cognome deriva dallo stemma della sua famiglia, Burelè. Partecipò alla terza crociata e probabilmente anche alla quarta, in compagnia di altri trovieri suoi amici; in alcune sue chanson, vi sono accenni di partenze per lunghi viaggi in terre straniere.

 

Gace Brulé - Biaus Est Estez

 

Gace Brulé - Biaus M'Este Quant Retentit La Bruille

 

Gace Brulé - Li Plusour

 

Gace Brulé - Quant Voi La Flour Boutener

 

Gace Brulé - A La Douçor De La Bele Seson

 

Gace Brulé De La Joie

 

Gace Brulé - Li Donsirrers De Mon Païs


pui
Je ne pui pa

Questo brano, se non fosse per alcuni passaggi, potrebbe essere considerato in una tonalità moderna maggiore.

 

Hadam de La Halle

Si cimentò con eguale successo sia nella musica profana che nella polifonia sacra. Quando la Corte degli Angiò, presso la quale era a servizio, si trasferì a Napoli nel 1282, fece rappresentare quello che oggi diremmo un melodramma, cioè una rappresentazione musicata, intitolata “Le jjeu de Robin et Marion.

 

 

Caratteristiche Della Nuova Corrente

 

Le melodie erano formate da una scansione ritmica ben precisa, a differenza del canto gregoriano, il quale aveva un ritmo libero basato sulla inflessione della voce; inoltre l’accento forte cadeva quasi sempre ogni tre deboli, questo in riferimento alla SS Trinità.
Non bisogna dimenticare che nel medio Evo il sentimento religioso è sempre stato assai forte.

 

 

Forme Musicali Principali

 

1) Chanson: canzone su soggetto amoroso.
2) Pasorelle: soggetto amoroso ambientato in luoghi agresti.
3) Aube: soggetto amoroso in riferimento all’alba.
4) Sirventese (da servo, servire ecc.): satira di carattere politico

 

L’Amor Cortese In Germania

La nuova corrente musicale di carattere profano evolutasi nel clima dell’amor cortese, si sposta verso il centro Europa, soprattutto in Germania; i poeti musicisti che si affiancarono a tale filone si chiamavano Minnesanger (Cantori dell’amore). Lo stile era pressoché uguale a quello francese, ad eccezione ovviamente della lingua che era germanica ed il “piglio” d’impronta severa ed austera.

 

Diffusione Dell’Arte Trovierica al Nord

L’arte trovierica si diffuse anche verso il Nord (Norvegia, Svezia ecc. ), divenendo parte integrante del repertorio popolare autoctono. (Tale filone sarà fonte di ispirazione per i musicisti delle Scuole nazionali che sorgeranno nel XIX sec.)

 

Maggiori Rappresentanti

Walter von Dervogelweid (1165-1230)

É la figura più celebre ed importante di questa categoria.
Autore tra l’altro, di una bellissima melodia costruita nella scala dorica, di carattere assai austero, intitolata: La canzone del crociato. I testi delle sue canzoni trattano argomenti d’amore, di politica o sulla natura. Nell’opera wagneriana “Il Tanojser” (altro minnesanger), rivive anche la figura di
Walter von Dervogelweid

 

Minnesanger

 

Walther Von Der Vogelweide - Under Der Linden

 

Neidhart Von Reuental - Ich Sahe Die Haide

 

Oswald Von Wolkenstein - Ain Graserin

 

Walther Von Der Vogelweide - Under Der Linden

 


crociato
La canzone del Crociato

Il manoscritto di questa canzone fu rinvenuto nel 1910 per caso, dietro la copertina di un libro, in una biblioteca di Berlino. In essa possiamo rilevare tutto lo spirito germanico austero e severo, pronto per la battaglia. Questa caratteristica deriva dal fatto che la melodia è strutturata nel modo “Dorico” che ha appunto questa prerogativa

 

Reuntahl (……)

Autore di gradevoli melodie ispirate soprattutto a scene campestri.

 

Altre Forme Musicali D’Europa

 

Le canzoni goliardiche 

Nei secoli XII-XIII ( 1100-1200 ), in Germania abbiamo anche un altro movimento, quello dei Goliardi
Questa corrente era formata da compagnie di studenti universitari, buontemponi e gaudenti intenti a girovagare in lungo e in largo, allo scopo di farsi una cultura, spesso quasi obbligando la persona più benestante del villaggio ( ed anche la più sprovveduta ) ad ospitarli per mesi e mesi; essi erano autori di scherzi a volte crudeli e pesanti. Le loro canzoni, alcune veramente pregevoli, inneggiavano il buon vino, il gioco d’azzardo e le belle donne. 

 

Bache Bene Venies (Anonymous Codex Buranus 200)

 

Carmina Burana - In Taberna Quando Sumus

 


bache
Bache bene venis

Questa melodia è scritta in un tempo binario (4/4) pur appartenendo ad un’epoca in cui era di moda il tempo ternario; questo perché essendo melodie sovente da “trivio” , non avevano pretese artistiche, tuttavia alcune erano di qualità ed anche loro sono entrate nel repertorio della Storia della Musica. 

 

 

Le Laude 

Nell’Italia del Nord, molti poeti–musicisti vengono influenzati dai Trovatori o dai Minnesanger; nel centro Italia invece, specialmente nell’Umbria si manifesta una forma musicale sacra chiamata Lauda. Le Laude erano dedicate alla Madonna, a Maria Maddalena o a Gesù. La struttura ritmica è più moderna rispetto ad altre forme dell’epoca.

 

Personaggi

 

San Francesco d’Assisi (1182-1226)

Fù il rappresentante più famoso; egli distribuì le sue ricchezze ai poveri e fondò l’ordine dei francescani. Sulla scia di questo gesto che provocò grande impressione, ci furono molti seguaci e di conseguenza, molte composizioni di questo genere. Una delle sue Laude più importanti è intitolata “Il Cantico delle creature”, la cui parte musicale purtroppo, è andata perduta.

 

Iacopone da Todi (1230?-1306)

Fù un altro grande rappresentante del genere. Ci lascia numerose Laude conservate nel Laudario di Cortona.

 

Laude Dal Laudario Di Cortona

 

Altissima Luce - Laude a Maria

 

Lauda Medievale Lamentomi Et Sospiro

 

Conductus - Pia Mater Gratie

 

Cristo Risusciti

 

 

christo
Christo Resusciti

 

La Lauda qui presente, ovviamente di carattere religioso, è malgrado ciò in un movimento binario, escludendo così il riferimento religioso della trinità. Ciò perché questi canti nati dal popolo, sovente venivano cantati durante le cerimonie, quindi erano in due o in quattro, per assecondare il passo ai fedeli durante la processione.

 

Brani e Strumenti Musicali Del Medio Evo Che Sopravvivono, e Alla Grande, In Tempi Moderni

 

Greensleeves - Best Version .

 

Greensleeves

 

I have mixed pictures and movies together to make a the song even more relaxing and maybe better. I have found the pictures/videos all around the internet. Some pictures are filled with the brightest light. Others dark as a black hole. I have done that to make a big contrast between light and dark and to make a mind work along with this perfect music. Alas, my love, you do me wrong, To cast me off discourteously. For I have loved you for so long, Delighting in your company. Me playing Greensleeves on acoustic guitar while a couple buddies in the back play some other less important instruments. -Luis

Celtic Harp - Greensleeves

 

Greensleeves

 

Greensleeves on Harp

 

Robert de Visée - Prélude et Allemande

 

 

Geordie è un'antica ballata britannica nata intorno al XVI secolo, numero 209 delle Child Ballads, ed esiste in molte varianti. In Italia è maggiormente conosciuta la versione di Fabrizio De André.

 

Geordie

 

De André Feat Joan Baez - Geordie (1966)

 

 

 


 

 

Le Prime Grandi Scuole Di Musica Polifonica

 

Ars Antiqua Musica In Notre Dame

 

Già verso la fine dell’anno Mille, nell’Europa dell’Ovest, cominciavano a manifestarsi in forma molto impercettibile, le prime forme di musica polifonica finché si formarono scuole di alto livello; la più importante fu quella di Notre Dame. La nascita della polifonia rappresenta una tappa molto importante per la musica, in quanto contribuì non poco a trasformazioni le metamorfosi, stimolando musicologi e musicisti nelle varia epoche, a continue ricerche. Le civiltà prive di una vera tecnica polifonica come ad esempio quella cinese, possono presentare un repertorio musicale bello e assai gradevole, ma nella sostanza uguale, nella forma a quello di Duemila anni fa.

 

Personaggi

 

Dopo le prime semplici manifestazioni polifoniche, nel 1.100 e 1.200, la scuola di Notre Dame di Parigi diventa il centro di studi polifonici più importanti d’Europa ( e di conseguenza del mondo), grazie anche ai due valenti maestri che vi insegnarono i quali sono: Leonen e Peroten. Essi scrissero brani polifonici di carattere sacro di alto valore; di Peroten ricordiamo : Sederunt Principes.

 

sederunt

 

Perotin - Alleluia Nativitas

 


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