La Musica Leggera e i Mass Media

 

Contesto Storico

 

Viene definita “musica leggera”, quel tipo di musica che non ha altro fine che quello di divertire, distrarre e che sia di facile “fruizione” ovvero che, per recepirne il motivo, non occorra un grande sforzo di concentrazione. La musica non impegnata (cioè leggera), in fondo è sempre esistita; già nel periodo rinascimentale. Infatti accanto alla grande musica “colta” della “Scuola Veneziana e Romana”, vi erano sparse per quasi tutta Italia, specialmente a Firenze, Mantova e Napoli, forme musicali meno impegnative come le Villotte, Villanelle, Strambotti, Frottole, Tarantelle, ecc.  Anche i grandi musicisti del secolo scorso non disdegnavano comporre motivi orecchiabili, di facile assimilazione, destinati al grosso pubblico, allo scopo di svago e divertimento. Alla fine del XIX e inizio del XX sec. tuttavia, ci fu una richiesta sempre maggiore di questo genere musicale (leggero) da attribuirsi probabilmente a diversi fattori, tanto da cambiarne sostanzialmente la fisionomia. Uno di questi fu che in questo periodo, la musica “dotta” si va facendo sempre più complessa, difficile da seguire e da assimilare, sono stati abbandonati i modi maggiori e minori ai quali il grosso pubblico era, ed è ancora abituato (almeno quello occidentale), per cui esso comincerà ad optare per il genere leggero e di svago. Per finire soltanto gli intenditori, amatori, nonché critici musicali, seguiranno la musica classica o “dotta”. Altri fattori che contribuiranno al dilagare del genere leggero furono il grande successo ottenuto dall’Operetta, che in America arrivò prendendo il nome di Musical, e la comparsa dei primi grammofoni, delle radio e di tutti i mezzi di comunicazione di massa che danno la possibilità di coinvolgere in poco tempo tutta la popolazione, facendo si che la musica leggera diventi un fenomeno di “massa”. Nascono le prime case discografiche e le trasmissioni radiofoniche alle quali si riallacceranno gli spot pubblicitari; la gente ascolta la canzone preferita, poi va in onda lo spot, sicché il gioco di interessi, diventa grande. La ditta paga alla radio lo spot ma in compenso grazie ad essa, ottiene pubblicità per il suo prodotto. L’attenzione del pubblico è tenuta viva grazie alla canzone preferita; la radio realizza cospicui guadagni mandando in onda lo spot e il musicista, grazie a questo, diventa famoso, vendendo così una grande quantità di dischi.
 
La musica leggera quale la intendiamo noi, appare parallelamente al grande sviluppo industriale degli U.S.A. e in Italia nel secondo dopoguerra, in cui vige la parola d’ordine “produci”, ma soprattutto consuma, affinché si possa produrre di nuovo. Per questo motivo le melodie saranno volutamente semplici e banali, in modo tale che vengano subito a noia per poterle sostituire con altre. Ciò che favorisce tutto questo, è il grande benessere materiale (soprattutto nel secondo dopoguerra) che dà al giovane molto tempo libero.

 

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Diffusione  Del Genere Leggero

 

Come l’Operetta ha avuto i suoi punti di partenza per la sua diffusione nel mondo (Parigi, Vienna), anche la musica leggera ha avuto i suoi trampolini di lancio che sono: Napoli con la tipica canzone napoletana, Parigi con il caffé Chantant e l’America con il Musical ( ex Operetta) nonché il Jazz e tutti quei balli sfrenati, che sotto diversi aspetti derivano da esso (Blues, Boogie Boogie, Charleston, Rock ecc.) che importati in Italia dall’America, soprattutto nel secondo dopoguerra, si diffusero in tutto il mondo. Non potendo fare un resoconto particolareggiato di tutti i balli e i luoghi più salienti da cui si diffusero, ci limiteremo ad elencare le tappe principali nelle grandi linee, da cui si diffusero le principali correnti.

 

Genesi Della Canzone Italiana

 

In Italia alla fine del XIX secolo, è di moda la “Romanza”, canzone melodiosa e sentimentale; tuttavia la sua vera origine è da ricercarsi nella “Canzone Napoletana” dell’800 romantico (stesso periodo dell’operetta), essa è il risultato di un amalgama fra canto popolare e arie operistiche. Una canzone tipica napoletana (però composta dal bergamasco Donizzetti), è: “ Io Te voglio bene assaie”; venne presentata alla festa di Piedigrotta il 7/9/1835 ed ottenne un successo che praticamente dura tuttora. Gli esperti della canzone napoletana sostengono che quella fu la prima di un ricco filone che lasciò per molti anni, piccoli gioielli musicali e poetici. Naturalmente è facile immaginare che prima di questa, ci siano state altre canzone napoletane come infatti è stato

 

Personaggi

 

Mario Pasquale Costa

(Taranto 24 luglio 1858 – Montecarlo 27 settembre 1933)

 

Serenata Napulitana

 

 

Ernesto De Curtis

(Napoli 4 ottobre 1875 – Napoli 31 dicembre 1937)

 

Torna a Surriento

 

Eduardo Di Capua

(Napoli 12 maggio 1865 – Napoli 3 ottobre 1917)

 

Io te vurria vasà e O solo mio, sono considerati i più grandi successi della storia della canzone e pure considerati il simbolo di Napoli

 

Teodoro Cottrau

(7 dicembre 1827 – 30 marzo 1879)

 

Il padre, Guglielmo Cottrau, valente musicista francese, venne a Napoli al seguito di G. Bonaparte; innamoratosi della ridente città partenopea, lasciò l’esercito, non tornò più in Patria, e si occupò unicamente dei canti popolari. Se tante antiche canzoni napoletane sono giunte fino a noi, lo dobbiamo a lui. Famosa la sua canzone Santa Lucia

 

Luigi  Denza

(Castellammare di Stabia 23 febbraio 1846 – Londra 27 gennaio 1922)

 

Funiculì Funiculà

 

Gaetano Lama

(Napoli 1886 – Napoli 1950)

 

Giuseppe Cioffi

(Napoli 1901 – Napoli 20 Maggio 1976)

 

Na sera 'e maggio

 

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Secondo Dopoguerra

 

Renato Carosone

(Napoli 3 gennaio 1920 – Roma 20 maggio 2001)

 

Tu vuo' fa' l'americano, Caravan Petrol, Torero, Pigliate na pastiglia e altre

 

Tu Vuò Fa' L'Americano

 

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Domenico Modugno

(Polignano a Mare 9 gennaio 1928 – Lampedusa 6 agosto 1994)

 

Notte Di Luna Calante

 

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Gli Sviluppi Della Canzone

 

La Canzone Italiana Agli Inizi Del 900

 

Tornando alle prime decadi del ‘900, la canzone dilaga per tutta l'Italia; è l’epoca del cantante che con il megafono, canta accompagnato dall’orchestra, mentre i clienti fanno la consumazione nei “Caffè” di lusso. Sovente i testi delle canzoni parlavano di donne fatali, affascinanti e perfide, come ad esempio: “Balocchi e Profumi” (Mamma…. mormora la bambina), oppure di elegantissimi signori che non credono più nella vita, come: “Scettico Blues” (che m’importa se il mondo mi rese fatàl……) A titolo esemplificativo proponiamo di Cesare Andrea Bixio (Napoli 11 ottobre 1896 – Roma 5 marzo 1978) Una strada nel Bosco

 

Una Strada Nel Boco

 

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Una delle caratteristiche principali dalla canzone italiana degli inizi del ‘900, è lo stile particolarmente “languido”, e sentimentale, forse un po’ eccessivo e non molto in sintonia con la vita frenetica di oggigiorno. Comunque sia, anche allora sono nate canzoni bellissime che vale sempre la pena ricordare.

 

La Musica  Leggera In Germania

 

Fra le due guerre mondiali, anche la Germania ha offerto alcuni esempi di musica leggera degni di nota, grazie a Kurt Weill. Questo musicista si occupò in prevalenza di musica classica, tuttavia il suo nome è legato ad alcuni lavori fatti in stile di canzonetta inseriti nella famosa: “Opera da tre soldi” su testo di Bertolt Brecht

 

Kurt Weill

(Dessau, 2 marzo 1900 – New York, 3 aprile 1950)

 

 

Opera Da Tre Soldi

 

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La Canzone Francese

 

In questo nostro micro-viaggio nel mondo della musica leggera, non si deve dimenticare la canzone francese, che merita un discorso a parte. Già nel Medioevo le canzoni (chanson) satiriche erano in voga; ricordiamo i Sirventesi che erano satire di carattere politico. Nel corso dei secoli, ebbero un crescente sviluppo fino a trovare, alla fine del ‘700, il loro approdo al “Caffè Chantant”. Quest’ultimo era un altolocato e pittoresco ritrovo di artisti, poeti, musicisti e gente comune.  In tale ambiente si formarono i modelli della futura canzone francese moderna, sulle basi di quello che era il materiale musicale del precedente periodo. A cavallo dei due secoli (‘800 ‘ 900), in contrasto con gli splendori parigini della Belle Epoque, venne di moda la canzone nera, in cui venivano proposti eroi da bassifondi e della malavita parigina, rifacendosi alla corrente letteraria del Naturalismo. (analoga al nostro Verismo). La Francia viene considerata la Patria della canzone moderna e i nostri cantanti vi hanno fatto più volte riferimento.

 

Gilbert Bécaud

(Tolone 24 ottobre 1927 – Parigi 18 dicembre 2001)

 

E Adesso Io

 

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Il tenore di questa melodia, tipicamente francese, è molto suggestivo e un po’ angosciante, tanto da esprimere una situazione particolare e drammatica. Data la sua caratteristica, potrebbe essere come uno proseguimento del filone della “canzone nera”; il suo spirito ben si presta a questo.

 

 

Charles Aznavour

(Parigi 22 maggio 1924)

 

E Io Tra Di Voi

 

 

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Anche il tenore di questa vicenda, magistralmente illustrata dall’autore Aznavour, è altamente angosciante…a volte, mascherati da un sorriso di circostanza, si possono nascondere dolori morali incredibili

 


 

La Musica Leggera Negli U.S.A.

 

Personaggi

 

In America, il Musical (ex operetta ) non fu l’unica manifestazione di musica leggera anche se ovviamente è stata la più importante; accanto ad esso si diffondono le canzoni di Sthephen C. Foster (1926-1975), autore della famosissima canzone “O Susanna” in stile Country. La musica popolare alimenterà notevolmente il filone “leggero” ed essendo l’America un Paese “plurietnico”, anche il filone popolare sarà formato da numerose correnti molto complesse da analizzare, tanto che ne riparleremo dettagliatamente più avanti. Basta pensare che questo filone si suddivide nelle seguenti tre grosse fasce: Stile anglosassone (Country), Afroamericano (Jazz, Blues ecc.), Amerinda o Autoctona ( canti popolari dei pellerossa). Questi ultimi però non hanno influenzato il genere leggero.

 

Oh Susanna

 

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Il Varieta’ In Italia

 

Dopo la seconda guerra mondiale, i contatti fra la musica leggera americana e quella europea, si infittirono; il “Musical” arrivò in Europa soprattutto in Italia con il nome di Varietà. In seguito a questo, si affermarono nel nostro paese molti balli americani come Rhytme and Blues, Slow, Swing, Charleston e soprattutto il Rock negli anni ’50 e ’60. Dal Rock scaturì un nuovo genere, la musica Beat che significa “pulsazione ritmica”

 

I Complessi Famosi

 

Personaggi

 

La musica Beat ci viene proposta da piccoli gruppi di cantanti i cosiddetti complessi, in genere interpreti delle loro canzoni. Il più famoso negli anni ’60, fu quello dei Beatles, in Inghilterra; tale complesso fu autore di oltre 100 canzoni che sono da considerarsi nel loro genere, dei veri gioielli. Altri complessi italiani che li imitarono furono i Pooh.  Di gruppi stranieri sulla scia dei Beatles, ricordiamo Rolling Stones, Duran Duran, Spandau Ballet, Abba ecc. 

 

Sempre in questa decade (anni ’60), in Italia, fra i personaggi più amati dal grosso pubblico, ricordiamo

 

Adriano Celentano

(Milano 6 gennaio 1938)

 

Il tuo bacio è come un Rock, con Ventiquattromila baci, Azzurro, Soli.

 

Mina

(Busto Arsizio 25 marzo 1940)

Parole Parole, Grande Grande

 

Gianni Morandi

(Monghidoro 11 dicembre 1944)

 

Fatti mandare dalla mamma

 

Luigi Tenco

(Cassine 21 marzo 1938 – Sanremo 27 gennaio 1967)

 

Se stasera sono qui

 

Gino Paoli

(Monfalcone 23 settembre 1934)

 

Il Cielo in una stanza - Sapore di sale

 

Gli Anni 70

 

Personaggi

 

Lucio Battisti

(Poggio Bustone 5 marzo 1943 – Milano 9 settembre 1998)

 

Le cui canzoni sono graditissime anche ai giovani d’oggi ricordiamo Non è Francesca; una fra le più belle

 

Fabrizio De André

(Genova 18 febbraio 1940 – Milano 11 gennaio 1999)

 

Il quale usa lo stile di ballata; le sue canzoni hanno un alto contenuto poetico

 

Carlo Martello

 

Negli anni che seguono, la musica per giovanissimi ha avuto ulteriori trasformazioni; si sono diffusi la musica per discoteca e il Rap di cui, in Italia, il più noto interprete è Jovanotti 

 

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