L’estremo Oriente

 

La Cina

 

La musica cinese è fra le più antiche del mondo. Tale musica è legata all’immagine dei gong e alla scala pentatonica (5 suoni). Oggi possiamo suddividere la musica cinese in tre filoni: quella tradizionale colta, quella popolare e quella moderna dei mass-media, poco sviluppata in questo Paese. La credenza cinese attribuisce l’invenzione della musica ai primi imperatori del periodo leggendario. La musica tradizionale dotta si suddivide nei seguenti periodi: Periodo leggendario (2825-1122 a C) Periodo antico (1122-206 a C) Periodo storico (206 a C-1911 d C) Periodo contemporaneo (1911 ad oggi)

Periodo Leggendario

L’imperatore Fu-Hsi avrebbe inventato il salterio e Huang-Ti, suo successore, lo avrebbe perfezionato. Gli antichi teorici e filosofi cinesi, misero la musica in relazione con gli astri e l’Universo. La prima nota della scala pentatonica, simboleggia l’imperatore, la seconda i ministri, la terza il popolo, la quarta i servizi pubblici, la quinta i prodotti della terra. Il primo ministro del secondo imperatore, il leggendario Huang-Ti, ispirandosi al canto della fenice, maschio e femmina, avrebbe elaborato la scala di 12 suoni, con intervalli di semitoni.

Periodo Antico

In questo periodo vi era la dinastia dei Chu e dei Ch’in dove la musica era rituale ed era impiegata per venerare il celo, la terra, gli antenati, gli anziani, ecc. Era utilizzata anche per rallegrare i banchetti sotto forme diverse, per il re, i vassalli, per la degustazione del vino e cosi via; praticamente ogni manifestazione che avveniva nella Casa Reale, aveva una sua musica specifica, utilizzata solo per tale circostanza

 

cinese

 

cinese

Questa melodia cinese, è di origine antichissima. Venne importata in Europa da alcuni missionari di ritorno da quelle terre, nel XVI secolo

 

Confucio, grande filosofo cinese (551-479 a C) e Mo-Ti ( 500-416 a C), espressero la loro opinione sui benefici o sui danni della musica e la sua capacita di modificare i costumi in meglio o in peggio. La filosofia confuciana infatti da molto spazio alla tradizione e ai riti in quanto li considera indispensabile per rifarsi al passato, e per meglio affrontare il futuro. Nei riti quindi l’individuo è facilitato a fare una sintesi su quello che è stato il passato, dal più remoto al più recente, per meglio considerare il presente, tenendo viva la tradizione nelle manifestazioni solenni dei rituali appunto. Pertanto la musica dotta che doveva accompagnare questi rituali, aveva un posto di primo piano e Confucio la teneva in grande considerazione.

Periodo Storico

E’ il più lungo; dal 206 a C al 1911 d C. Di questo lunghissimo periodo, ricordiamo la dinastia “T’Ang” dove presso la corte vi era una grandissima attività musicale; da quella per i banchetti, a quella militare, Vi erano orchestre straniere, ospiti permanenti erano l’orchestra coreana, vietnamita e di Samarcandia. Nella dinastia Sung (1122-1279), decade leggermente la musica di corte, ma fiorisce il teatro delle marionette (con il suo genere musicale). In tale periodo, la musica popolare tende a soppiantare quella dotta.

 

A corte vengono istituite case da tè, del vino, e di cantatrici con relativa musica destinata a questi settori. La dinastia Vuan, dei mongoli, introduce una nuova scala oltre alle due già esistenti (che erano quelle dei 12 e 5 suoni) Con la dinastia Ming (1368-1644), la musica ha un periodo di decadenza ma con l’imperatore Se-cong (1522), riacquistò prestigio. Vennero fatti importanti studi di teoria musicale. La dinastia Ch’ing (1644-1911) diede un impulso alla musica per svago. Alla fine di questo periodo, si incomincia a sentire l’influenza della musica occidentale

 

cinese

 

cinese

 

cinese

 

cinese

 

cinese

Periodo Contemporaneo

Dura dal 1911 ad oggi. Ha attraversato tre rivoluzioni; due politiche ed una culturale. La penetrazione della musica occidentale con questi sconvolgimenti, si farà sentire maggiormente. La musica europea fece la sua apparizione ufficiale, con l’istituzione di “Musica Occidentale” nella scuola delle belle arti a Shang-hai (1915) Dal 1949 al 1968, l’arte cinese è influenzata dal pensiero di Mao. Durante la rivoluzione culturale, la musica classica cedette il posto a canti di nuova creazione e di impronta rivoluzionaria. Questa nuova corrente viene interpretata da alcuni, come arte messa a disposizione di tutti; per altri invece, viene invece considerata come arte strumentalizzata da operai, soldati, ecc. per fini politici. Attualmente sembra che vi sia un ritorno alle forme tradizionali

 

cinese

 

cinese

 

Orchestra Tradizionale Cinese

 

Chinese Music

 

Chinese Music Traditional Modernizzate

 

Chinese Music 11 Traditional

 

Chinese Music 25 Traditional

 

Chinese bamboo flute - 鹧鸪飛 竹笛 陳悅

 

Sao Tau Hay

 

Chinese Traditional Song

 

Musica Rilassante Cinese 爱 Metodi Rilassanti 1

 

Musica Rilassante Cinese 爱 Metodi Rilassanti 2

 

Musica Rilassante Cinese 爱 Metodi Rilassanti 3

Il Genere Popolare

La musica popolare è molto abbondante ma poco conosciuta in Europa. L’opera del ricercatore Ch’u-hsi-K’ing purtroppo è incompleta a causa della sua morte. Essa, per quel poco che se ne sa, presenta due generi principali: quella per bambini che comprendevano ninne nanne, di gioco, didattiche, per aiutare la pronuncia corretta della lingua, per la conoscenza della natura, del nostro corpo ecc…quella per adulti che comprendevano invece i seguenti argomenti: lavoro, di contadini, di battellieri, falegnami, ecc. vita familiare dove si parla dei rapporti con i parenti, con gli suoceri, con gli zii ecc Inoltre canti nunziali, canti d’amore

 

Chinese Traditional Music

 

Classical Chinese Music. 古箏 For TaiChi Quan

 

Classical Chinese Music for Sword Practice

 

Chinese Konghou e Xiao music - 箜篌與簫:清明上河圖

 

箜篌 Konghou - An Ancient Chinese Harp 月兒高

 

Tibet

TibeTtttt

 

Il Tibet ex stato monastico, dal 1959 è stato inglobato nella Cina Popolare. Nonostante l’immensità del territorio e le diversità etniche, esiste una grande omogeneità culturale, stilistica e linguistica. Viene spontaneo domandarsi se nel tempo, resisterà alla pressione cinese e se i numerosi rifugiati in India, Europa e U.S.A. riusciranno a mantenere le loro abitudini intatte. La musica tibetana è soprattutto legata alla vita religiosa. Malgrado le numerose scuole differenziate e il gran numero di monasteri, le caratteristiche musicali sono comuni. Predominano la musica vocale diretta da un maestro (per ogni coro). Il registro sul quale si muove la voce, è basso. In alcuni collegi “tautorici”, si utilizzano tecniche finalizzate all’emissione simultanea di due voci. Anche se la musica sacra ha la sua grande importanza, non si deve pensare che quella profana non sia ricca. Di questa si incominciano a conoscere le particolarità grazie ai tibetani emigrati. Questi canti accompagnano tutti i momenti lavorativi, dal taglio delle pietre, alla manutenzione delle dighe, fino all’irrigazione dei campi, dei matrimoni e via dicendo.

 

tibet

 

Buddhist Chant - Heart Sutra - Sanskrit - by Imee Ooi

 

Tibetan Chantm - Religioso

 

Gong And Tibetan Singing Bowl Meditation

 

antique Tibetan Singing Bowls

 

Hallelujah - Leonard Cohen

 

Spiral Of Sound Crystal Bowl Choir - So Ham

 

Mark Handler - Antique Tibetan Singing Bowls

 

Richard Narosky G. - Canto Armonico

 

Khoomii, Cuenco Tibetano y Didgeridoo

 

 

Il Giappone

 

Il Giappone è culturalmente legato alla Cina, alla Corea e al Vientnam. Fra questi Paesi, la Cina ebbe un ruolo di guida rispetto agli altri e viene giustamente indicata come : La “Grecia d’Oriente”. Le prime cellule della civiltà cinese approdarono nell’arcipelago nipponico attraverso la Corea sotto forma di comunità e monasteri buddisti. Attorno a queste comunità si svolgeva la vita quotidiana e culturale; gradualmente diventarono centri importanti per la popolazione circostante. Praticamente questi monasteri buddisti, furono le basi della futura civiltà nipponica, inclusa tutta la conoscenza musicale.

 

In seguito, gli scambi culturali fra questi Paesi continuarono. Era consuetudine ad esempio, presso le corti tenere come ospite perenne una orchestra straniera e una locale. Vi era un sovrintendente per la musica straniera e uno per la musica locale. Ancora oggi i Conservatori di questi Paesi (estremo oriente) si suddividono in due facoltà: una di musica occidentale (la nostra) e una di musica locale (autoctona). Alcuni sistemi di notazione sono di origine cinese ovvero,la musica di corte e del cerimoniale buddista, l'altra invece, è di origine coreana. Con l’arrivo delle prime navi europee, sec. XVI, il Giappone entra in contatto con una nuova cultura, compresa la dottrina cristiana.

 

In un primo tempo questa fu accettata con interesse ma in seguito, avendo avuto sentore delle mire espansionistiche europee (i segni di intolleranza dei conventi cattolici nei confronti dei monasteri buddisti e le isole Filippine che vennero interamente occupate dagli spagnoli), il Giappone chiuse ermeticamente le frontiere agli stranieri (specialmente agli europei), restando in un volontario isolamento fino al sec. XIX ovvero, quando il commodoro C. Perry, al comando di una flotta statunitense nel 1853, costrinse il Giappone con la forza dell’intimidazione, ad aprire i suoi porti ai mercanti internazionali.

 

Infatti Perry, a scopo “persuasivo”, fece sfilare davanti al porto principale giapponese la sua flotta navale dotata di cannoni e macchine a vapore, dando al governo nipponico un breve periodo di tempo per accettare le sue condizioni altrimenti sarebbe stata la guerra. Cominciò da allora, una nuova era di graduale occidentalizzazione. Alla fine dello stesso secolo, il Giappone si aprì totalmente all’influsso della musica occidentale. Malgrado l’influenza di correnti opposte, il Giappone ha saputo però conservare, anche se con fatica, il suo patrimonio culturale il quale si suddivide, grosso modo, in tre fasce: La musica popolare, La musica dotta e La musica moderna; un misto di elementi occidentali, orientale, e dei mas media

 

La maggior parte della musica popolare, da noi è poco conosciuta perché le raccolte sono pubblicate in giapponese. Il promotore di questa iniziativa, è “Il centro di ricerca della “Radio Giapponese Nihon Hoso”. Fra queste raccolte, emerge per interesse la “Niho Minyo Taikon”, che raccoglie canti di diversi distretti. Negli archivi della radio Nhk invece, si contano migliaia di registrazioni di ninne-nanne, canti nuziali, e cose simili. La musica dotta viene divisa in 5 periodo. 1) Il periodo autoctono che corrisponde alla formazione del Giappone come Stato (VI sec. d C) 2) Il periodo internazionale dove il Giappone è particolarmente sensibile all’influenza della Cina (VII- X d C) 3) Il periodo nazionale. In detto periodo il Giappone, pur non rinnegando la Cina, diventa più autonomo e sviluppa in modo personale gli elementi assimilati (XI-XVI d C) 4) Il secondo periodo nazionale. Il Giappone, come si è detto prima, è caratterizzato da un lungo periodo di isolamento volontario, ma anche da un lungo periodo di pace interna ed esterna. Il patrimonio tradizionale viene protetto e conservato (XVII-XIX d C) 5) L’epoca contemporanea. Il Giappone cede all’ultimatum di Perry e di conseguenza subisce l’influenza della industrializzazione occidentale e della sua musica (dal 1867 ad oggi)

 

giappone

 

giappone

 

giappone

 

giappone

 

giappone

 

giappone

 

giappone

 

Musica Rilassante Giapponese 愛 Metodi Rilassanti

 

Musica Rilassante Giapponese

 

Giapponese 愛 Metodi Rilassanti

 

Japanese Garden Meditation

 

Sakura Sakura Koto Traditional Japanese Instrument

 

Sakura Sakura Japanese Folk Song

 

さくら さくら - Japanese Folk Song

 

Japanese Geishas And Zen Music

 

J21 尺八 Shakuhachi 前半 福田輝久 杵屋子邦

 

Dango

 

 

Corea

 

La Corea fa parte di quell’area culturale che comprende la Cina, il Giappone, l’Indocina e la Mongolia. Fra questi Paesi, si sono sempre verificati importanti scambi culturali quindi le loro tradizioni hanno subito influenze reciproche . Tuttavia fra queste nazioni, è la Cina quella che ha esercitato maggiore influenza come già si è detto, tanto da essere considerata: “La Grecia d’Oriente” .

 

corea

 

Con l’arrivo delle prime navi europee e i primi contatti con la cultura cristiana, la Corea ha subito una certa influenza occidentale (quella che gli europei, chiamano "civilizzazione"); da questo evento, nascerà una nuova musica, spontaneamente e armoniosamente (qualche volta, ogni tanto….succede) dalla fusione delle due culture; del tutto originale. Nei tempi passati, in Corea la musica si basava su una nota campione (la campana gialla della tradizione cinese), uguale per tutti i Paesi di quelle zone. Su quella nota venivano accordati tutti gli altri strumenti. Al giorno d’oggi in Corea, l’altezza assoluta del suono base non è più così importante e questo, ovvero il suono base, viene stabilito di volta in volta a una altezza approssimativa alla nota base (quella ufficiale) e su questa nota, vengono stabilite le altre note e tutti gli intervalli connessi. Un po' come è per noi europei, quando l'orchestra si uniforma al LA poi, anche se non è 440 oscillazioni al secondo, come dovrebbe essere ufficialmente, non importa purché tutti gli strumenti siano uniformati con quella nota.

 

Questo sistema, ci ricorda in qualche modo la metodologia che utilizza il DO mobile ideata da G. Goitre di cui si parla in “Storia Della Musica”. Nella musica popolare coreana, troviamo spesso l’impiego di scale “tritoniche” (di sole tre note) come quella di MI-LA-SI oppure, MI-LA-DO. Le strutture di queste scale, variano da regione a regione, ma quelle più comuni sono quelle già menzionate. Nel tema musicale la prima nota della scala ha un forte vibrato. Nella musica dotta di corte, vengono usate scale pentatoniche ( 5 note). La musica dotta è meglio conosciuta perché è più studiata dai musicologi coreani.

 

La Sua Storia Possiamo Suddividerla In Sei Periodi

Primo periodo
Periodo dei tre regni
Periodo di Silla unificato
Periodo di Koryo
Primo periodo della dinastia
Ultimo periodo della dinastia

Primo Periodo

La musica di questo periodo, quella di corte, assomiglia agli attuali canti dei contadini. Molto probabile che quello stile sia regresso a livello popolare e si sia mantenuto fino ad oggi in questo ambiente e repertorio. L’influsso cinese già si faceva sentire, tuttavia viene equilibrato da una influenza coreana. Ne risultò già allora, uno stile unico e originale. Il primo influsso cinse risale quindi alla musica Han

Periodo Dei Tre Regni

Questo periodo comincia nel 57 a C fino al 669 d C. Ha inizio dalla fondazione del regno di Silla, sud Ovest (15 a C). In questo periodo i coreani non usavano strumenti cinesi ma ne inventarono loro stessi; nel Nord nasce il “ Ko-mingo” per opera di Wan-San-Ak, una specie di cetra a sei corde, fatte vibrare con un’asta di bambù grande come una matita. Nel Sud, il re Kosil inventa il “Ka-yakenur”, cetra a dodici corde con ponticelli mobili. Vennero inviati musicisti in Cina e in Giappone nei periodi di Sui e Tang e inoltre, vennero importati strumenti dall’interno del Continente.

Periodo di Silla Unificato

Dura dal 668-963 d C. La musica cinese si introduce nuovamente con l’importazione di strumenti cinesi tra i quali, il “carillon a lamine d’acciaio”. In questo periodo si sviluppa la musica “coreana-cinese”

 

Periodo Korio

Dal 933-1392 d C. La musica cinese si introduce ulteriormente per via di una serie di doni dell’imperatore Zhang, al re Yejang di Koiò.

 

Primo Periodo delle Dinastie

Con l’introduzione del confucianesimo, gli elementi della musica coreana vengono messi da parte; i poemi coreani vengono tradotti in cinese e viene composto un primo trattato di teoria musicale.

 

Ultimo Periodo dell Dinastia

Il suo periodo è questo: 1513-1910 d C. L’influsso cinese è sempre più sentito a corte, tuttavia veniva elaborata una forma strumentale locale, canti buddisti e musica da camera. Genere popolare Il “S’an sori”. È un canto d’origine popolare; diventò famoso anche presso gli ambienti aristocratici. Alla fine della dinastia Yi, la musica dotta cercherà una sua individualità così che, verranno rivalutati generi popolari

La Mongolia

 

Le steppe a Nord dell’Asia, hanno visto sorgere e sparire imperi mongoli. Il più potente e più significativo, fu quello di Gengis-Kan che fondò la Nazione Mongola. Attualmente la maggior parte dei mongoli, è dispersa in varie parti dell’Asia. La Repubblica Popolare Mongola viene anche chiamata: Stato Mongolo Indipendente o Esterno, in quanto gli altri mongoli sparsi altrove, sono dipendenti o interni ad altri stati, soprattutto di quello cinese. Nella musica mongola, è molto importante la parte vocale; essa è sviluppata nella declamazione a brani con fioriture melismatiche (vocalizzi)

 

In passato tutti dovevano essere in grado di cantare o suonare la viella: I canti sono legati ai lavori agricoli, alla mungitura ecc. ; tranne la viella, tutti gli strumenti sono di origine cinese . E’ interessante notare che a volte a scopo di “segnale” , i mongoli trasformavano le loro frecce in strumenti musicali; infatti alla punta mettevano una preponderanza cava con uno o più fori di varia grandezza. Scoccando la freccia, questa con la pressione dell’aria che avveniva nel foro durante il suo tragitto, provocava un suono, o anche due se vi erano due fori.

 

Mongolia y su Música

 

Mongolian Folk Song

 

Urtiin Duu - Mongol Nutgiin

 


 

Commenta La Storia...

 

Mappa Del Sito

 

 

Italia la Sua musica
Italia Meridionale
La Sicilia e Palermo
La Puglia e Bari
Calabria e Sardegna
Pagina 1
Pagina 2
Pagina 3
Pagina 4
Pagina 5
         
Musica Centro Italia
Musica Nord Italia
Europa Occidentale
Gran Bretagna
Centro Europa
Pagina 6
Pagina 7
Pagina 8
Pagina 9
Pagina 10
         
Europa Orientale
Paesi Islamici
Africa Nera
Islamici sull'Oceano
L’india Misteriosa
Pagina 11
Pagina 12
Pagina 13
Pagina 14
Pagina 15
         
Il Sud Est Asiatico
L’estremo Oriente
Continente Americano
L’America Latina
L' Oceania
Pagina 16
Pagina 17

 

Valid HTML 4.01 Transitional

 

Indice

 

Home