Il Pianoforte e gli Strumenti a Tastiera

Seconda Lezione

Questa seconda lezione avrà lo scopo di far acquisire al discente più padronanza su come muovere le dita ovvero, acquistare una certa agilità, ricordandosi sempre, finita una sequenza di note, di sollevare dolcemente il polso, e non la mano (anche se sembra quasi la stessa cosa) per lasciar "cadere", come fossero un peso morto, le dita su altri tasti interessati. Oltre a questo, il discente internauta incomincerà a "farsi l'orecchio" sui meccanismi sonori che riguardano l'armonia. Premesso che l'Accordo e l'Arpeggio sono la stessa cosa, tranne che il primo comprende tutte le note suonate contemporaneamente, invece l'Arpeggio comprende le stesse note, ma suonate singolarmente, una dopo l'altra, ecco il primo Accordo o Arpeggio, sezionato nei suoi rivolti, e dopo vedremo gli esercizi per la padronanza della mano.

piano

Che sul pentagramma corrisponde alle seguenti note:

piano


 

piano

Che sul pentagramma corrisponde alle seguenti note

piano


 

Da come sicuramente avrete notato, le note sono sempre le stesse, solo che si rivoltano in continuazione. Come già è detto sopra, la prima disposizione si chiama "Stato fondamentale" La disposizione quà sopra, si chiama "Primo rivolto" e ora vediamo il Secondo e Terzo rivolto

piano

Che sul pentagramma corrisponde alle seguenti note

piano


 

 

piano

Che sul pentagramma, corrisponde alle seguenti note:

piano


 

Dopo tutte le sequenze ora viste, eccoci ritornati alla prima sequenza ovvero

l'accordo di DO allo stato fondamentale ma questa volta, all'ottava superiore

piano

Che sul pentagramma, corrisponde a:

piano


 

Ecco ora tutta la sequenza di questi "rivolti", con la settima (SIb)

della scala di DO completa, vista sul pentagramma

piano

Sulla tastiera troveremo ora, tutta la sequanza dei rivolti, con la diteggiatura posizionata dall'alto verso il basso; Stato fondamentale, Primo rivolto, Secondo rivolto e Terzo Rivolto. Nella parte superiore della tastiera, ci sarà la diteggiatura delle note alterate, nella parte inferiore invece, ci saranno le note "naturali" ovvero le note che non hanno alterazione

 

Arpeggio Di DO Con La Settima SIb e Rivolti

piano

Affinché queste esercitazioni siano proficue per la mano, è assolutamente necessario, alla fine di ogni arpeggio, alzare il polso (e non la mano) allo scopo di mantenere morbido e rilassato tutto il braccio. La mano, soprattutto il dito, dovrà cadere come fosse un peso morto, sul tasto del nuovo arpeggio che si vorrà suonare. Ora verrà presentata tutta una serie di arpeggi, onguno con la sua "settima," nella quale potrete divertirvi ad arpeggiare, esattamente come avete fatto con l'arpeggio di DO, ma questa volta, su scale diverse. La disposizione di questa serie di arpeggi con la settima, avrà lo scopo di prevararvi ad acquisire l'orecchio musicale e a prendere confidenza con il sistema tonale oltre che rendere molto più agili le dita. Nella dispensa che riguarda "Nozioni di Armonia" verrà spiegato più a fondo il sistema tonale; per il momento di questo, vi farete solamente "l'orecchio".
 
L'esercizio visto ora, quello che riguardava l'arpeggio con la settima nella scala di DO, finalizzato a fornire una grande agilità e padronanza delle dita, soprattutto per la mano sinistra che nella musica pianistica sovente, ha una funzione di accompagnamento, è articolato come si è visto, sull'arpeggio della scala di DO con l'aggiunta della settima. Cosa sono di fatto gli arpeggi o gli accordi? Questo lo vedremo nelle dispense che riguardano l'Armonia in se stessa. Chiaramente chi è già a conoscenza di queste cose, sarà più facilitato e dovrà soltanto acquisire padronanza con le dita. Per fare questi esercizi, secondo me, è sufficiente conoscere le note del pentagramma e della tastiera e anche se ancora non si ha una conoscenza dettagliata delle regole basilari dell'armonia (che comunque vedremo nelle altre dispense), seguendo passo passo tutta la trafila, si potrà ugnalmente arrivare a buoni risultati
 
Per sviluppare nel migliore dei modi “l’orecchio musicale”, il discente internauta dovrà eseguire in modo cronologico, la sequenza di altri arpeggi con la settima, su altre scale, facendo sempre attenzione a mai, per nessun motivo, irrigidire il polso e quando finisce un arpeggio; deve riprendere quello successivo, togliendo la mano dalla tastiera in modo “morbido” ovvero, non alzando la mano o tanto meno il braccio, ma solo il polso e, ovviamente, il resto verrà trascinato di conseguenza. Questo, è già stato detto prima ma, come è risaputo, la "ripetizione" è la madre dell'istruzione ed ora....ecco gli altri arpeggi che dovrete eseguire

 

 

Successione cronologica degli arpeggi

con la settima e con tutti i loro rivolti.
Dopo l’arpeggio di DO7, ecco quelli che seguiranno

a questo tutti da eseguirsi con la mano sinistra:

 

Arpeggio Di FA Con La Settima MIb e Rivolti

piano

Sul Pentagramma

piano


 

Arpeggio Di SIb Con La Settima LAb e Rivolti

piano

Sul Pentagramma

piano


 

Arpeggio Di MIb Con La Settima REb e Rivolti

piano

Sul Pentagramma

piano


 

Arpeggio Di LAb Con La Settima SOLb e Rivolti

piano

Sul Pentagramma

piano


 

Arpeggio Di REb Con La Settima DOb (oppure SI) Ee Rivolti

piano

Sul Pentagramma

piano


 

Arpeggio Di LAb Con La Settima FAb (oppure MI) e Rivolti

piano

Sul Pentagramma

piano


 

Arpeggio Di DOb (di fatto, arpeggio di SI)

Con La Settima SIbb (o semplicemente LA)

In teoria, seguendo la logica...appunto di tale teoria armonica, continuando in questo senso, si arriverebbe a scale con doppie alterazioni che in un principiante, potrebbero creare solo confusione per cui, considerando che di fatto tali note sono le stesse ed indentiche alla scala di SI, questo DOb (che è la stessa nota di SI) lo chiameremo appunto SI e tutto il resto verrà di conseguenza. Non dimentichiamo che questo esercizio ha solo la finalità di snellire la mano sinistra . Per gli approfondimenti di teoria musicale, ci saranno le altre dispense

piano

Sul Pentagramma

piano


 

Arpeggio Di MI Con La Settima Di RE e Rivolti

piano

Sul Pentagramma

piano


 

Arpeggio Di LA Con La Settima SOL e Rivolti

piano

Sul Pentagramma

piano


 

Arpeggio Di RE Con La Settima DO e Rivolti

piano

Sul Pentagramma

piano


 

Arpeggio Di SOL Con La Settima FA e Rivolti

Questo arpeggio con la settima, si articola solamente sui tasti bianchi

pano

Sul Pentagramma

piano


 

E ora. dopo tutta questa serie di arpeggi, eccoci ritornati al primo arpeggio di DO con la settima SIb, ma all'ottava superiore. Tutti questi esercizi saranna molto utili, a patto che la mano e il polso restino sempre rilassati sia quando si solleva il polso (e non la mano), sia quando si lascia cadere il dito sul tasto interessato.....è molto meglio sbagliare il tasto che comunque, con l'esercizio, si arriverà a non più sbagliare, che non tenendo il polso rigido nella paura di non "centrare " il tasto.. Ecco ora l'ultimo arpeggio che sarebbe, nello stesso tenpo, anche il primo ....l'arpeggio di DO con la settima SIb

 

Arpeggio Di DO Con La Settima SIb e Rivolti

piano

Sul Pentagramma

piano


 

Dal momento che questa dispensa si riferisce più alla pratica strumentale che non alla teoria vera e propria, quando il discorso si andava complicando da un punto di vista puramente teorico e non di fatto sonoro, si è pensato di semplificare in relazione al concetto didattico. “impoverire la forma, se necessario, ma non il contenuto”. Un’altra cosa da rilevare, è che sicuramente, per chi non conosce ancora il sistema tonale (che verrà illustrato in altre dispense) dovrà seguire passo passo la trafila onde “raffinare” il suo orecchio e l’agilità necessaria delle sue dita. Già lo si è detto, ma è meglio ripeterlo: “Quando si passa da un arpeggio all’altro e quindi si deve alzare la mano dalla tastiera del piano, prima si alza il polso e non prima la mano….potrete star sicuri che se alzate la mano e non il polso quella (la mano), non starà sulla tastiera ma verrà dietro al polso….e dopo, più che premere il dito sul tasto interessato, questo dito lo si deve lasciar cadere, ovviamente con dolcezza, sul nuovo tasto desiderato. Anche se si potesse temere di non "centrare" il bersaglio, che è il tasto, pazienza ma non sarà così, soprattutto dopo diversi esercizi. Quando il discente avrà copletato tutta questa serie di arpeggi, si sentirà più padrone della tastiera.

 

Torna Su

Valid HTML 4.01 Transitional

Mappa Del Sito

 

Indice

Home