Le Storie di Mauro

 

Opinioni

Avete mai fatto caso a una situazione che è tra le più assurde che io conosca?

L'argomento sono le opinioni, sono importanti questo si sa, ma ritengo che vengano classificate in modo errato, per esempio spesso capita che noi, oppure altre persone, vengano trascinate in una discussione, fin qui nulla di male se non per il fatto che tutti pretendono di essere nel giusto,e più vengono contrastati e più si attaccano alla loro versione anche di fronte all'evidenza dei fatti, l'unica cosa che otteniamo è di essere odiati dal nostro interlocutore.

Io personalmente dopo diversi anni ho capito che le opinioni, non sono altro che ipotesi di lavoro che andrebbero verificate prima di difenderle a spada tratta, io posso presentare la mia idea che può funzionare per me, ma non è detto che funzioni per tutti.

Quindi per esempio, io presento la mia opinione e accetto eventuali modifiche da chi mi ascolta solo se mi spiegano con argomentazioni valide, i punti della mia opinione che contrastano con la loro opinione, niente ostruzionismo , ma collaborazione nel scoprire la verità, non basta dire "tutte stupidaggini"chi non è d'accordo deve spiegare perché sono stupidaggini.

Forse questo atteggiamento sbagliato verso le opinioni,deriva dal verbo credere,che secondo la mia opinione,è il verbo più pericoloso che esista,c'è chi crede nell' astrologia,chi crede nei guaritori,ognuno ha le sue preferenze.

Da una parte ci insegnano a non essere creduloni, dall'altra ci chiedono fede e fiducia per situazioni non facilmente verificabili, basta che una persona o un gruppo abbia una qualche autorità , e qualsiasi cosa la beviamo senza chiederci il perché, oppure come mi è capitato diversi anni fa, due finti carabinieri si sono presentati a casa mia per dei presunti controlli senza un mandato e con i gradi diversi su ogni spallina, in un primo momento quasi d'istinto ero propenso a credere nell'autenticità dei due carabinieri, però la loro modalità operativa mi ha subito messo sul chi vive e l'ho scampata bella.

Da ormai diversi anni, mi sono fatto un' opinione (per favore giudicatela) che qualsiasi situazione si verifichi, occorre almeno, un minimo di controllo per poter verificare se ci siamo infilati in un tunnel mentale senza sbocchi, oppure il nostro pensiero è corretto, per questo motivo, ho delle notevoli difficoltà ad accettare per esempio, la fede come ancor oggi è intesa.

Ora vi propongo un piccolo indovinello …

A un incrocio con semaforo, due auto si scontrano, per fortuna nessuno si fa male, che metodo occorre usare per capire se quello che è passato con il rosso è sicuramente un Italiano?

Se non vi viene in mente la risposta, vi aiuto io, se urla più forte di tutti e si arrampica sui vetri accampando giustificazioni assurde e pretendendo di aver ragione a tutti i costi, è sicuramente un italiano.

Io che vi scrivo posso dire che fino a vent' anni, ero sicuro di avere sempre ragione quando esponevo le mie opinioni, mentre a trent' anni,sentivo di avere quasi sempre ragione, invece a quarant' anni pensavo di essere dalla parte giusta per metà delle volte.

Ora che ho sessant' anni, preferisco esplorare con la persona che mi ascolta, se le mie idee hanno un senso non solo estetico, ma anche pratico.

Mi viene in mente quella frase di un filosofo di cui non ricordo il nome, ma spesso mi ritorna in mente,"Se un uomo studia tutta la vita e ogni 10 minuti impara qualcosa di nuovo, a novant' anni, sa la metà di quello che credeva di sapere a venticinque anni."

 

Commento

Se hai torto,senti di non valere nulla...

 

Mauro

 

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