Il Vagabondo

 

In giro come fossi un vagabondo
adesso cerco il tempo perduto
ma gli anni mi sorpassano a gran fretta
solo la morte non mi fa paura.
Poiché di questo io ne son sicura
ma di questa fine stupida e meschina
la colpa in parte per metà è mia,
avevo fatto i conti con le dita
e disprezzavo come se non fosse mia
questa miserabile vita.
Adesso guardo l’universo
e giro, e giro e mi sono persa
l’unica cosa che potrei fare
pregare con tutte le mie forze
e dire lasciami provare.
Mi serve il tempo per ricominciare
ma il tempo passa
questo è il mio nemico,
io questa vita non l’ho conosciuta
e solo finita, ti sembra poco?
Ma in faccia non l’ho mai guardata
aspetto ancora di capire
ma è proprio finita?
Non sono sterile eppure non lascio impronte
al mio girare invano
eppure devo essere sincera nulla mi addolora
solo il pensiero di restare da sola
vorrei avere tanti bimbi intorno
che hanno bisogno di essere accuditi
per sentirmi davvero una regina
ho bisogno di avere una bambina.
Per dare un senso a questa mia vita
così sciupata
mi fermo per guardare dentro
non voglio seminare solo vento
il vento fugge e l’anima piangente.
Chi lo potrebbe mai fermare il vent?
Eppure quante volte si è fermato
ma fugge perché è sempre inseguito
e cerca la saggezza nell’infinito,
ho perso il tempo e mi sono smarrita.
Ma se tornassi in questa terra bruna
non perderò di certo la mia luna,
la seguo passo passo fino a sera,
mi sveglio con il sole la mattina.
E guardo l’alba
mai così serena
non cerco un altro sole e un’altra luna
poiché la vita è la mia fortuna.
Vita che se ritorno come prima
ti stringo forte a me come una gioia
cresco come un fiore in mezzo al prato
e ringrazio questo Dio che mi ha creato,
libera son nata
ma la libertà mi ha schiavizzata,
voglio sentire l’amore che imprigiona,
sentirmi prigioniera di me sola,
sentire le campane in ogni ora.
Ma se potessi davvero ritornare
quanta gioia aspetterò ancora,
una parola vorrei sentire
è vero che si ritorna come un fiore?
Chi è tornato me lo deve dire
e tu che passi infinite ore
a scrivere questi fiumi di parole
a te poeta che lume ti accompagna
e leggi dove luce non c’è,
è vero che la vita è preziosa?
Se lo dici tu ci sei credo
perché tu eri un’altra cosa.
Il poeta risponde:la parola.
Ammaestra e non si ferma
chi non ha letto non l’ho può capire
io son poeta e lasciamelo dire
la vita è veramente un grande dono
e sai  che devi fare per amarla
tienila pulita
lascia che sia lei a tenerti in vita
lascia che ti guardi non perdere occasione
dentro la vita c’è tanto amore basta volerlo
non la imprigionare
ama te stesso perché tu sei il sole
e ritorni su questa terra
non son parole
è vero com’è vero che c’è Dio
ma questo non lo dico solo io.
Davanti a questo lume questa enorme verità.
Lo dico perché un giorno sarò premiata?
No! No! Di certo
il premio più grande che ci sia
non esiste più della vita mia.


2006


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