La Pia Notte

 

Buio, è notte fonda,
lo sguardo mio si perde
e non trova la distesa
in lontananza.

Il poeta che ammira nel buio
pensa di raggiungere l’angolo
che brilla, vede un lumicino
e la casetta di Gesù Bambino.

Entra pian pianino, e s’inginocchia
presso quel Bambino
Vestito era
di un misero lino,
ne’ scarpe aveva ne’golfettino,
la cuffietta io non la notai e
forse quel bambino non l’ebbe mai.

Guardai la grotta,
calce non trovai
erano pietre nude non levigate,
a mano d’uomo tutte appropriate,
l’ordine che regnava non lo so dire,
esprimere non si può con le parole.

Ho letto attentamente nel mio cuore
che per davvero era il Redentore,
dov’era messo dentro quel cestello
il buo lo scaldava e l’asinello.

 

Giuseppe e Maria in un angolo
seduti, guardavano quella scena
compiaciuti,
ed io cado in ginocchio
davanti a quello spettacolo divino.

 

Gesù fa che ogni bambino
Che viene in questo cammino,
sia guidato se ha un triste destino.


30 settembre 1965


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