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Dalla Stampa Del 14 Luglio 2011 Ecco Un Articolo Curioso e a Modo Suo … Interessante. Crocefisso in aula. La proposta leghista scatena le proteste. La richiesta inviata al Presidente della Camera, trova il muro delle opposizioni. UDC  tace ...        
di Francesca Scianchi

 

 

Vicino al grande calendario, o forse dietro all’imponente seggio del presidente, accanto alla bandiera italiana, o chissà in quale altro punto dell’Aula della Camera, da qualche parte comunque, la Lega chiede che venga esposto il crocefisso. Una protesta che dall’opposizione, criticano Pd e LDV, mentre non commentano i centristi dell’UDC: come tutti gli episodi che toccano le sfere della laicità – vedi il testo sul testamento biologico appena approvato – anche l’idea del crocefisso nell’emiciclo di Montecitorio è destinata a far discutere in modo trasversale.

La richiesta è arrivata ieri per mano di alcuni suoi deputati, con una lettera inviata al Presidente Fini e al segretario generale, primi firmatari Maurizio Fugatti e Giovanna Negro “Con sentenza definitiva del 18 Marzo”  2011. I firmatari della lettera: “Fa parte del nostro patrimonio storico. Un errore ignorarlo”  

 
La Corte europea dei diritti dell’uomo, riguardo all’esposizione del crocefisso negli edifici pubblici, ha accolto il ricorso dell’Italia stabilendo con estrema chiarezza che l’esposizione del crocefisso non costituisce alcuna violazione alla liberta religiosa, ma il riflesso della cultura cattolica maggioritaria nel Paese, scrivono, facendo riferimento ad una lunga vicenda giudiziaria iniziata con il ricorso di una famiglia contro il crocefisso in un’aula di scuola. Il Consiglio di Stato ha rilevato che la nostra Costituzione “pur assicurando pari liberta a tutte le confessioni religiose, non prescrive alcun divieto all’esposizione nei pubblici uffici di un simbolo,  come quello del crocefisso, per i principi che evoca e che “fa parte del patrimonio storico”

Ecco dunque la richiesta visto che “sarebbe un errore” imperdonabile per il nostro Paese ignorare da dove deriva la stessa democrazia. E’ infatti innegabile che sia proprio la tradizione cristiana ad aver consegnato alla storia il moderno concetto di persona, cioè, dell’individuo che in quanto tale, prima ancora di essere cittadino, è portatore di dignità e di diritti.

 

Dite la vostra ma prima … lasciatemi dire la mia

 

Non vorrei scandalizzare nessuno, ma quello che mi viene da pensare, anche se non lo volessi, è che un simbolo ha valore solamente come simbolo …. la sostanza invece, ha valore come sostanza … ovvero, molto di più. Il simbolo si riferisce alla sostanza ed è solo quella che conta; è quella il nocciolo della questione, di qualunque argomento si possa trattare. E’ come se ci fosse una bellissima casa come facciata, tutto quello che di meglio si può sperare per una bella villetta, piscina, parco, belle tinteggiature alle pareti ecc. e poi entri dentro, e il locale è pieno di rifiuti, sacchi di immondizie puzzolenti, bottiglie rotte dappertutto (“Vendo casa”, la canzone cantata da Battisti). Io trovo che come paragone, fra un simbolo senza contenuti (o che i contenuti non corrispondono a quello che il simbolo pretende di rappresentare) e una casa come quella ora descritta, sia proprio adatto. Purtroppo a volte invece ho l’impressione che in tutte le cose, conti soltanto il simbolo e niente altro; diciamo, mi sembra,  che questa abitudine è la caratteristica principale della nostra civiltà.

 

Credo che oggigiorno ci siano problemi ben più gravi che non quello di cui stiamo parlando tanto che questo, potrebbe benissimo passare in seconda linea... E’ durante il medio-evo che la croce ha preso un significato di “sacro”, di “pace”, di “spirituale” di “mistico”, ma prima del medio evo, durante l’Impero romano, la condanna sulla croce era considerata, fra tutte le altre condanne capitali, la più terribile ed atroce, riservata solo ai grandi criminali. Ormai l’Italia sta diventando un Paese plurietnico (un po’ come lo sono gli U.S.A.) e quindi trovo sia giusto che gli italiani autoctoni, facciano qualche cosa per conservare le loro tradizioni e la loro cultura, però secondo me sarebbe meglio farlo con più cognizione di causa, nel senso che prima ci si dovrebbe "scervellare” e preoccuparsi per far si che tutti i cittadini della Nazione (autoctoni e neo-italiani) possano avere le due cose che hanno la precedenza su tutto: “lavoro e sicurezza”, grazie anche ad una sorveglianza e protezione adeguata ….

 

Ricordo una volta, quando ero in classe che stavo svolgendo la mia lezione, dal muro cadde il crocefisso. Subito un ragazzino mussulmano, cercando di essere gentile con me si affrettò a raccoglierlo dicendomi: “Non si preoccupi professore, ora lo rimettiamo a posto come era prima” ma una volta rimesso al suo posto, cadde una seconda volta al che gli dissi: “Non importa, mettilo li in quel cassone poi vedremo” senza dimostrarmi preoccupato più di tanto per l’accaduto … Il ragazzo, essendo mussulmano e quindi molto legato alle sue tradizioni, rimase molto sorpreso nel vedere come io non lo fossi invece per le mie e che la cosa in fondo, mi lasciava praticamente indifferente …. Comunque, ho molto apprezzato il suo senso civico ovvero: il rispetto per le ideologie altrui … quella è civiltà    Non ricordo più se è Platone o Confucio che dice: “Gli esseri umani nascono uguali, ma le ideologie e le icone (credo soprattutto le icone), li dividono”. Sono quasi certo che se si approfondissero meglio i contenuti delle varie ideologie e si desse meno importanza ai simboli che le rappresentano, tutto questo aiuterebbe non poco la gente a riavvicinarsi, in quanto i rapporti fra le persone non sarebbero più a nome di quella o di quell’altra ideologia ma a nome, ognuno di se stesso; ideologie oltretutto, identificate nell’immaginario collettivo, nemmeno più come ideologie, ma come icone. (mi viene in mente la trama del romanzo: “I viaggi di Gulliver”)

 

Personalmente trovo che negli ambienti di tradizione cristiana, dove è giustissimo che i credenti si possano esprimere liberamente, non sia male mettere qualche simbolo che si rifaccia al cristianesimo, ma perché mettere sempre e soltanto la croce che ci ricorda una morte sotto tortura fra le più orribili? Non credo sia molto decoroso. Per finire ci si ritrova ad adorare di più lo strumento di tortura in se stesso, che non la Persona che stava sopra inchiodata. Un po’ come appendere al muro una mini ghigliottina o una mini forca. Tutto il mondo festeggia la nascita di Gesù, anche gli atei che farebbero di tutto pur di “passare un Natale in famiglia” e poi non riusciamo ad immaginare Gesù in modo diverso che non da quello di essere appeso alla croce, pieno di lividi, sputi, ematomi ecc. Al limite piuttosto, ovviamente sto parlando di quei locali a forte concentrazione cristiana, di quelle scuole dove c’è sempre stato il crocefisso, magari mettere passi evangelici che inducano i fedeli a riflettere, anche sul loro stesso comportamento perché Gesù ne insegna delle cose …  

 

Non conosco il Corano, ma mi sembra che in un versetto, se ho capito bene, si dice che chi uccide un uomo è come se ne uccidesse 1.000 per cui, mi sembra ci sia una certa analogia con il cristianesimo, almeno su quel punto; credo che versetti provenienti da varie correnti, si potrebbero addirittura integrare fra loro. Potessi fare io quello che voglio, metterei figure di Gesù (dopotutto il crocefisso non si riferisce a Gesù?), di quando era nell’esercizio delle sue funzioni, anziché quell’immagine terribile e deprimente, che rappresenta una morte sotto una così orribile tortura. Credo sia meglio vedere Gesù quando resuscita la gente, calma la tempesta, moltiplica il pane, parla ai bambini e così via, che non sulla croce … Questi prodigi, l’ateo non li prende in considerazione perché non ci crede, ma per i credenti, presumo, questi fatti sono considerati come realmente accaduti (altrimenti non si definirebbero più … credenti) per cui come ho detto, credo sia meglio vedere Gesù in questo modo, che non appeso alla croce …. una morte veramente orribile se ci facciamo mente locale.

 

Ricordo che nel mio libro di religione c’erano tanti bei disegni con raffigurate le immagini di Gesù nelle attività ora descritte; la croce invece, non ricordo davvero che ci fosse … Credo che l’impatto di queste immagini (se ben disegnate)  per la gente, anche se i più le guarderebbero distrattamente, sarà decisamente più simpatico, piacevole e distensivo, che non la croce … Certo è che anche le immagini dovrebbero essere di un certo livello artistico altrimenti farebbero solo venire il “latte alle ginocchia” (per usare una frase tipicamente popolare) esempio, se rappresentano Gesù con la testa leggermente inclinata da un lato (nel tentativo forse, di far intendere  che era molto “buono”) non va bene, perché Gesù era un vero Uomo, un Uomo perfetto, virile …  che rinuncia a tutto per noi, ma un vero Uomo (certamente, non un effeminato)….. Credo che molti pittori fiamminghi hanno saputo rappresentare nei loro lavori, quello che era l’atteggiamento di Gesù …. Le icone invece vanno bene solo per le squadre di calcio quando si fanno le partite, in quanto facilita i giocatori a distinguere subito i membri della loro squadra, da quelli della squadra avversa ma certo, non per una corrente di pensiero che mi sembrano davvero molto banali e restrittive...Che squallore imprigionare un pensiero (quello che ci differenzia dalla bestia) in una sterile, morta e fredda icona ovvero...un disegno stilizzato.

 

Prego … dite pure

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Giulio...

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