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Scritto Dal Sito 4 Vecchi In America

Appunti Da Un Lungo,Ma Breve Viaggio

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Oggi vi racconto le impressioni, le sensazioni che ho raccolto in un viaggio lampo: Huntsville - Miami A/R in 14 ore!
Avevo trovato una buona combinazione con i voli Delta: prezzi vantaggiosi (praticamente zero con le miglia) ed orari che mi permettevano di tornare a casa per l'ora di cena (stare lontano dai bambini mi riesce sempre piu' difficile).
Pero' come tutte le cose, ogni cosa ha un prezzo ed infatti per arrivare presto a Miami e partire presto il pomeriggio da Miami, l'aereo da HSV partiva alle 5.30!
Per essere sicuro di svegliarmi presto (alle 4.00) ho messo tre sveglie, ma quella che mi ha svegliato e' stata quella di Stefania (la quarta!).

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Doccia veloce e di corsa all'aeroporto. A differenza di tanti aeroporti americani, HSV e' un aeroporto gioiello: piccolo, facile da girare e pulitissimo!
Parcheggio al daily parking (7 $/giorno) ed in un attimo sono al gate (per essere le 5.00 c'era gia' tanta gente!).
Prima di partire ho avuto la necessita' urgente di fare una visita ai bagni dell'aeroporto. Meravigliosamente pulito ed odoroso!!

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Io sono superfissato per la pulizia dei bagni, in generale, tant'e' che spesso in Italia se posso trattengo, dato il basso livello di attenzione che i gestori di bagni pubblici mettono nelle pulizie!!
Ne ricordo alcuni (in bar piu' che famosi di Roma) che se fosse venuto l'Ufficio d'Igiene avrebbe chiuso per 1000 giorni i bagni, il bar ed il padrone del bar!!
Invece da quando sono qui in USA ho ritrovato il piacere (o almeno la non paura) di andare ai bagni pubblici!!
Ne ho provati tanti ed in citta' e luoghi diversi, ma nessuno faceva rabbrividire, anche nei posti + sperduti di provinicia.
Mi ricordo che in Australia, vicino a Cairns, nel bel mezzo di una foresta pluviale, ne ho visitato uno che sembrava pulito come quelli di casa. Ma chi andava a pulire, visto che ci si arrivava a piedi e non ci arrivavano le strade?? I serpenti!!??!!

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Mi chiedo come mai i nostri sono spesso impraticabili?? La mia ipotesi e' che le pulizie non sono in cima alle priorita' dei gestori + la poca pulizia degli "utenti"!!
Dopo questa esperienza ultraterrena, salgo sull'aereo che in meno di un'ora arriva ad Atlanta.
Prima di scendere l'hostess ha fatto un annuncio strano, ed ha detto che sull'aereo era presente un militare dell'esercito americano, ed ha proposto un applauso per lui e per il suo lavoro!!
Naturalmente gli americani non si sono fatti pregare per salutare uno dei loro eroi!!
Mentre raggiungevo l'altro terminal ho notato un altro cartello che diceva: heroes not from a movie (che raffigurava un soldato che tornava a casa dalla sua familgia), e dava il sito:operationneverforgotten.org.
Certo che qui fare i militari e' bello, ma pericoloso (dato che i fronti di guerra che si aprono sono tantissimi, e' di pochi giorni la notizia che 1200 soldati saranno inviati ai confini con il Mexico ed altri in Corea).
Salito sull'aereo mi scontro con un problema di volume!! Accanto a me c'era un signore che pesava almeno 180 Kg (ma almeno!). Ed io seduto accanto a lui ero non in verticale ma pendevo, come la torre di Pisa!!

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(non e' la prima volta che mi succede, ma la volta piu' clamorosa e' stata il viaggio di ritorno da Singapore a Londra. 12-13 ore di volo con accanto una ragazza che occupava il suo sedile e mezzo del mio!! Aereo pieno e non si poteva fare nulla! Lei stava sul corridoi ed io stavo al lato finestrino. Le ho chiesto gentilmente se aveva intenzione di spostarsi al lato finestrino, dato che io in viaggi lunghi mi alzo svariate volte! Lei non ha voluto ed io per uscire dalla mia tana la dovevo scavalcare fisicamente, con grosse difficolta'!! Non sapevo se scavalcarla di sedere o di petto!! E poi era un continuo contatto fisico, data la stazza imponente della ragazza!! Pensate che lei si e' seduta a Singapore e si e' alzata a Londra. Come se il sedile  avesse creato il vuoto pneumatico!!!)
Torniamo ad Atlanta. L'aereo non era tanto pieno e poco prima di partire ho chiesto alla hostess se mi potevo spostare e lei non ha fatto problemi. Ma l'aereo improvvisamente si ferma sulla pista e sta fermo li per 90 minuti, interminabili!!
Naturalmente arrivo a Miami con 2 ore di ritardo!
In tutti i posti dove sono andato a Miami c'era la TV accesa sulla CNN. Stavano trasmettendo l'operazione "Top Kill".

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L'operazione che la BP ha iniziato ieri sera per cercare di bloccare l'emorraggia di greggio dal golfo del Messico!
La cosa che mi ha sorpreso, oltre alle difficolta' tecniche dell'operazione e' il nome che gli americani hanno dato ad essa!
Pensate che anche Obama in un discorso la ha denominata cosi'!!
Noi la avremmo chiamata operazione tappa buchi e non credo che il nostro presidente la avrebbe chiamata cosi', in un discorso ufficiale!!

 

Ma qui tutto e' top, mega, maxi, iper e super, cosi una operazione tecnica che cerca di bloccare la perdita di greggio a 1550 metri sotto il mare diventa, come nei film di James Bond, Top Kill!!!
Alle 16.45 finisco quello che dovevo fare a Miami e mi precipito a trovare un taxi libero.
Avevo solo 43 minuti per arrivare all'aeroporto, fare il check in e la fila per i controlli! Praticamente impossibile anche perche' era ora di rientro dei lavoratori. Poi vi avevo detto dei tassisti di Miami, che sono tutto tranne che tassisti!!
Invece questa volta ho trovato  un vero tassista!! Un bianco messicano che faceva il taxista da 45 anni e sapeva tutte le scorciatoie per evitare i maxi ingorghi sulle autostrade di Miami!!
Infatti in 10 minuti mi ha portato in aeroporto! 2 minuti per il checkin elettronico e 15 minuti per la fila dei controlli!! E con ben 16 minuti di anticipo ero al gate, praticamente un record mondiale!!
Ma questo record e' stato vanificato da un acquazzone tropicale, che ha fatto ritardare l'aereo di 1 ora e mezza!!

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Sono arrivato ad Atlanta alle 8.05 e dopo una corsa alle 8.10 ero al gate di partenza del volo per Huntsville, che partiva alle 8.15!
Ma l'aereo aveva gia' chiuso lo sportello ed una volta che si chiude il portello per farlo riaprire ci vuole solo Obama!! 
Allora sono andato al banco della Delta e li mi si e' presentata una nuova macchina infernale!
Una signora prende il tuo biglietto lo mette sotto lo scanner e ti da il biglietto del nuovo volo, sul quale il computer ti ha destinato!!
E' infernale perche' e' un computer e non ci si puo' ragionare.
Infatti mi aveva messo su un volo del giorno dopo, anche se ce ne era un altro alle 22.52!
Allora ho iniziato a questionare con la signora che pero' aveva un livello troppo basso per decidere qualsiasi cosa, praticamente poco piu' di un computer!
Lei mi ha indirizzato verso il suo maneger (quando in USA si passa di mano in mano, non sai mai a chi vai incontro!).

 

Il maneger mi dice con aria sicura di se, che non ci sono voli prima di domani mattina!
Allora le faccio notare che ce ne e' uno fra due ore circa e le dico che io devo stare ad HSV per forza la sera.
Lei non sembra convinta e mi dice ancora che non c'e' posto. Allora sempre piu' incavolato (dato che avevo perso la coincidenza per colpa loro!) le dico che e' MANDATORY la mia presenza ad HSV.
Lei sembra piu' ricettiva a mi mette in stand by per il volo delle 22.52.
Ma questo non mi basta, dato che avrei potuto aspettare 2 ore per poi non partire ugualmente!
Allora mi ricordo della pubblicita' della mattina: heroes not from a movie!
Tiro fuori il mio tesserino da militare americano e le dico in perfetto inglese e molto deciso che domani devo stare alla base obbligatoriamente!
Lei da quel momento non mi guarda piu' in faccia, si mette a lavorare per 3 minuti al computer e mi stacca un biglietto di prima classe per HSV, per il volo delle 22.52!!
Ma quanto amano i militari questi americani!! Anche quelli stranieri! Ma io avevo omesso il fatto di essere un ufficiale dell'esercito italiano, mi ero limitato a dire che ero un ufficiale dell'esercito!! 
Quando gli aggettivi qualificativi fanno la differenza!!!
Contento come un bambino,

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inizio a girare tra i terminale alla ricerca di una zona che mi ricordavo con molti ristoranti ed un chiosco che vende birre alla spina freschissime!
Lo trovo dopo vari giri in treno: e' il terminal E!!!

Li mi sparo una bella pinta di birra Stella Artois e mi mangio un meraviglioso roast turkey bacon da Airbys!
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Airbys per me e' la migliore catena di fast food americana, nettamente superiore ai soliti MC Donalds e Burger Kings!
Praticamente non fanno panini con hamburger (se non pochissimi) ma fanno panini con carne arrosto fatta a fette finissime con dentro cose e sfiziose.

Nel mio c'era l'arrosto di tacchino, il bacon, pomodoro e cipolla fresca!!
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Accanto a me c'era un altro viaggiatore solitario americano, che in segno di gradimento ha fatto un bel rutto a tutto tondo!!
Qui in USA e' frequente avere questi segni di apprezzamento. Nel mio ufficio ad ora di pranzo (ore 11.00!!) se ne sentono moltissimi!!
Prima di ripartire un buon caffe' da Starbuck (dove mi volevano fregare 5 $ di resto, dato che ero straniero! Ad HSV non sarebbe successo, ma qui siamo in una grande citta' e puo' capitare!).
Poi a razzo ul volo della Alaska Airlines!! Volo partito in perfetto orario, prima classe, champagne incluso!
Arriviamo con 10 minuti di anticipo ad HSV, e dopo 10 minuti, alle 23.00 sono a casa!
Dormono tutti come Brunetta ai convegni

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(e  come la mattina quando sono partito), ma sono a casa!!

 

 

Dite la vostra , ma prima lasciatemi dire la mia

 

Questo articolo mi richiama alla memoria una semplice esperienza che ho fatto, senza andare molto lontano, a Roma ( dico senza andare molto lontano nel senso che io arrivavo da Torino) a proposito dei servizi igienici; un argomento un po’ insolito da commentare, ma altrettanto importante soprattutto per chi viaggia molto. Infatti potrebbe diventare serio motivo di disagio, quando le cose non sono come dovrebbero ….è in quelle occasioni che si vede la civiltà del posto. Io non voglio criticare l’Italia….è il mio Paese, quello in cui sono nato e in cui vivo, ma il fatto è successo proprio in Italia anzi, a Roma come ho detto e così, non posso dire che è successo altrove.

 

Il tutto risale a diversi anni fa quando era mia abitudine andare in Sicilia non con l’aereo, ma con il treno. Per quell’anno, decidemmo di fare una tappa a Roma per la durata di quasi un pomeriggio e poi, prendere un treno che si stava formando proprio li, in loco, fino a Palermo il tutto, con i posti già prenotati. Arrivati a Roma quindi, girai con la famigliola, moglie e figlia che all’epoca aveva 11 o 12 anni per la città nei luoghi adiacenti alla stazione stessa, facendo molta attenzione all’orario, prima di salire sul treno ci fermammo in un ristorante….Quello che è vero bisogno riconoscerlo; l’Italia, per quanto riguarda la gastronomia, è senz’altro la prima Nazione al mondo….ma non c’è solo la gastronomia, c’è anche l’organizzazione e qui il discorso cambia un pochino. Infatti subito dopo cena ci affrettammo a raggiungere la stazione anche se eravamo molto in anticipo (forse che un sesto senso mi stava comunicando qualche cosa?). Arrivammo sul posto infatti, un’ora prima con l’intenzione di fare le cose tranquille, senza affanno………. 

 

Già all’entrata, da dove partono i treni, ho notato una cosa curiosa; all’epoca in tutte le stazioni d’Italia, c’era una vigilanza che impediva a chi non fosse munito di biglietto, di entrare all’interno della stazione, nel settore partenze. Anche a Torino c’era. E’ solo che li a Roma, c’era si il vigilante che aveva questo compito: impedire l’ingresso a chi fosse sprovvisto del biglietto……li sgridava, diceva: “Ma insomma, lo capite o no che bisogna avere il biglietto per entrare…quante volte ve lo devo dire? E nello stesso momento che diceva questo….li lasciava tranquillamente entrare….che senso ha tutto questo? Non lo so”.   Ricordo anche un altro episodio curioso; da poco tempo avevano dato la possibilità agli utenti di usare dei carrelli per facilitare il trasporto delle loro valigie, ma era quasi impossibile prenderli, almeno li a Roma, perché chi arrivava primo ne accaparrava sei o sette (quasi come fosse oro) e quelli che arrivavano dopo si …"grattavano", per usare una tipica espressione italica.

 

Ricordo che un tizio protestò con un altro che teneva per se una decina di carrelli infilati uno dentro l’altro, dicendogli che questo non era giusto, e quello gli risponde, mettendogli “amichevolmente” (o meglio, ironicamente) una mano sulla spalla: “ Ah Romolè…è meglio che le ingiustizie la accetti ora, così ci fai l’abitudine …..”Quelle erano cosette così…curiose, ma le  vere sorprese di quella serata, non erano ancora incominciate.    Infatti la partenza del treno, almeno stando a quello che era scritto sui cartelloni, era prevista per le ore dieci; noi per precauzione, arriviamo li alle nove e la prima sorpresa era che, malgrado si fossi molto in anticipo, il treno era pieno zeppo e la gente in piedi nei corridoi pigiatissima, tanto che non si poteva nemmeno passare….e i nostri posti prenotati e che avevamo regolarmente già pagato? Semplice, su quelli c’era altra gente che, al primo colpo d’occhio, si capiva perfettamente che era impossibile farli alzare anche perché muoversi, anche solo di poco, era davvero una impresa praticamente irrealizzabile, considerando anche i bagagli che non erano pochi.

 

Aspettiamo così pazientemente, la partenza del treno, rassegnati di fare un lungo viaggio in piedi per tutta la notte. Vi è da dire che, giustamente, i servizi igenici non si possono utilizzare quando il treno è fermo in una stazione. Ora mi succede ad un certo momento, di sentire il bisogno di dover andare ai servizi e cosi aspetto, più ansioso che mai, la partenza del treno allo scopo che le porte del bagno venissero aperte. Arrivano le ore 10 (l’ora prevista per la partenza) ma il treno non parte, arrivano le 11, ma il treno ancora non parte…..Per farla breve, dirò che partirà verso l’una e mezza (quasi le due).   Non è la prima volta che a causa del traffico, imprevisti e cose così, la partenza subisca dei notevoli ritardi, ma quello che trovo assurdo (non ho le parole adatte per esprimere veramente quello che ho provato) è che malgrado la grande folla che stava dentro e fuori dal treno (il marciapiede a fianco del convoglio, brulicava di gente), non c’era nemmeno uno del personale a cui chiedere a che ora sarebbe finalmente partito quel treno. Ma non solo, per tutto il tempo che si è aspettato, quasi cinque ore, più o meno, non c’è stato nessuno che abbia annunciato ai viaggiatori tale ritardo: “Il treno diretto a Palermo delle ore 22, partirà con circa 4, 5, 20 ore di ritardo….ma no….troppo semplice…. Perché semplificare quando invece si possono complicare?....

 

I servizi sul treno naturalmente continuavano ad essere chiusi perché non si possono usare quando il treno è fermo alla stazione (questo ormai è assodato), nessuno se la sentiva di scendere con tutta quella confusione di gente, per cercare dei servizi nella stazione stessa, nel timore che ad un certo punto il treno partisse cosi, senza annuncio come infatti è stato (ormai l’orario della sua partenza era passato da molto tempo)….nessuno a cui poter chiedere cosa stesse succedendo perché, davvero fatto curioso e soprattutto inspiegabile, malgrado la folla che accalcava il marciapiede attiguo del treno, non c’era nessuno, ma dico nessuno, del personale a cui chiedere spiegazioni e, ancora più incredibile, nessuna notizia circa quel ritardo eccessivo, veniva dato dall’alto-parlante. Così che, con bambini che piangevano, persone che come me, avevano in quel momento un disperato bisogno dei servizi ( in quel particolare momento, era la cosa più importante al mondo) non arrivò il momento che questo treno, zitto zitto, alla chetichella, quasi con “vergogna”, e un po’ all’inglese, non incominciò a muoversi….per la gente stipata in quei vagoni, sembrava quasi un miraggio……..

E’ questa l’Italia, il Paese che va……ma dove?

Prego…..dite pure

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Giulio...

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