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Molte delle mie riflessioni, o elucubrazioni mentali se vogliamo, partono dal mondo scolastico. Forse perché vi ho lavorato per diversi anni; in esso ho notato possibilità in positivo ovvero, cose che si sarebbero potute fare (e che naturalmente non si son fatte), come pure cose non positive, che magari si potevano evitare e che invece si son fatte; considerando che avendole appunto notate … purtroppo c’erano. Ecco quali sono le mie considerazioni che prendono lo spunto dalla scuola ad esempio, lo studio della Storia. Questo argomento già lo si incomincia ad affrontare in terza elementare (Sempre se gli odierni programmi ministeriali sono gli stessi di quelli che erano ai miei tempi). In terza elementare quindi, se lo studente non è mai stato bocciato, ha otto anni, farà la terza e incomincerà a studiare le antiche civiltà e l’espansione romana nel, ed intorno al Mediterraneo ecc. A nove anni cioè, in quarta elementare, dovrà studiare il medio-evo, l’espansione araba, l’espansione turca, il crollo dell’Impero d’Oriente, fino alla scoperta dell’America e quando avrà dieci anni, sempre se non è stato bocciato, farà soprattutto l’800 e il Risorgimento italiano. Naturalmente mi riferisco sempre ai miei tempi, perché ora lo studente praticamente è sempre promosso in quanto se non ha voglia di studiare, la colpa è dell’insegnante …. Non si sa bene il perché, ma è così …. Quindi, quale sarà mai quell’insegnante così poco furbo che boccerà uno studente quando, proprio nel bocciarlo, darà la colpa a se stesso?

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Comunque tornando al tema, questo studente in quinta elementare come si è detto, studierà il Risorgimento italiano con tutti gli annessi e connessi e fin qui, tutto bene. Finite le elementari, all’età di undici anni, entrerà nel triennio delle medie e in prima media, ristudierà la Storia che già aveva studiato in terza elementare, ovvero le conquiste romane e via dicendo, in seconda ristudierà il medio-evo, che già aveva studiato in quarta; i mori, Carlo Magno ecc. e in terza media, il Risorgimento italiano che già aveva studiato in quinta elementare. Considerando che un proverbio dice: “Acqua passata non macina più” a che serve studiare tanta Storia (che poi è sempre la stessa)? Non è che a questa Storia viene data una importanza eccessiva nel senso che nelle Superiori poi, il repertorio sarà sempre lo stesso? Infatti in quelle (nelle superiori), si ricomincerà a studiare gli stessi avvenimenti storici già studiati nelle elementari e nelle medie. Secondo me si dovrebbero snellire molti argomenti dei programmi ministeriali, ma è chiaro che se si volesse snellire tutto il repertorio di studi come si dovrebbe, senza creare traumi nel mondo degli insegnanti, dovrà esserci alle spalle una corale di risorse (che comunque con una amministrazione più accorta,m intelligente e senza sprechi, già ci sarebbe) che possa consentire un tipo di studio più concreto, utile, efficace e non dispersivo. Mi spiego meglio: tutti i terreni del “demanio” coltivabili, dovrebbero essere coltivati da persone disoccupate e per questo, precettate dallo Stato con il fine di creare una produzione di derrate alimentari collegata ad una appropriata ed intelligente rete di distribuzione i cui beneficiari, saranno soprattutto quelle persone che a causa di una qualche ragione, non lavorano ma che però sono ufficialmente, a disposizione di un Ente o dello Stato nell’attesa di un eventuale incarico da svolgere e naturalmente, anche a beneficio degli operai che lavorano in queste coltivazioni.

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A tal riguardo la Zecca di Stato non dovrà coniare banconote solo in riferimento all’oro che lo Stato possiede, ma anche in riferimento ai beni materiali che si trovano nello Stato, come appunto le derrate alimentari ottenute con la coltivazione dei terreni demaniali di cui si è detto. Ovviamente questo programma è ad ampio respiro perché tende a risolvere il problema in modo globale. Oltre a questo, un altro consiglio che mi sembrerebbe importante e che avrebbe lo scopo di recuperare risorse per la popolazione italiana, sarebbe quello di ridurre un poco (anzi molto) i lauti stipendi degli onorevoli perché quelli, non sono il risultato di una circolazione commerciale dove tutti hanno soddisfatto un loro interesse o una loro esigenza, ma sono solamente soldi presi tramite le tasse. Tornando a coloro che stanno a disposizione in questa maniera, quando non ci sono attività sul momento, il dipendente non lavorerà è vero, ma si terrà a disposizione (già questo è un lavoro) per quando c’è qualche cosa da fare adatto a lui e quando non lavora (ma è a disposizione), sarà mantenuto grazie alle risorse che saranno alimentate nel modo che ho sopra descritto. Magari nei periodi che il dipendente non lavora (ossia, che è a disposizione) dovrà per obbligo, soprattutto se è un insegnante, fare delle ricerche documentate, su argomenti affini alla materia che insegna (o al lavoro che svolge), tanto da migliorare sempre di più il suo livello di preparazione; è ovvio che per questo, dovrà avere libero accesso a qualsiasi tipo di biblioteca comunale e non.

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Ora che ho sistemato quei professori che, a causa di una eventuale riduzione di orario della loro materia (non per fare tagli, ma per trasformare i programmi ministeriale in maniera più incisiva e organica), mi permetto di suggerire quali dovrebbero essere le materie da studiare nelle scuole medie al posto di quelle il cui orario viene ridotto per i motivi sopra indicati. Un breve ripasso (ma niente di più) delle materie: Storia, Geografia e Matematica (per gli appassionati di un qualche argomento, ci potranno essere scuole, non obbligatorie, specifiche del settore). Per Matematica, oltre al ripasso, proporrei un approfondito esercizio nei calcoli delle classiche operazioni matematiche, con numeri sempre più alti e complicati, al fine di tenere allenata la mente del discente. Credo che i logaritmi, algebra ecc. possano aspettare nelle superiori che hanno quel preciso indirizzo matematico. Il vuoto che tutto ciò potrebbe provocare, lo si potrebbe riempire con ore di musica (che nelle elementari non viene studiata), con programmi ben definiti, intelligenti e consistenti; non fosse che questa esposizione diventerebbe troppo ampia, potrei già ora elencare gli argomenti di musica che potrebbero andare bene nella scuola media e come articolarli in modo graduale, nell’arco del triennio.

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Stesso discorso per artistica (pittura o arte figurativa); inserire non meno di tre lingue straniere dove assolutamente, non dovranno mancare: inglese, francese e tedesco, e dopo …..istituire una nuova materia che forse potrebbe essere quella più importante ossia: “Medicina”. Ovviamente lo studio della medicina nella scuola media, dovrà essere molto più leggero di quello che verrà praticato nelle facoltà di medicina vera e propria ma intanto, potrà già offrire le basi per i futuri candidati a questa disciplina, in modo che chi si iscriverà a quella facoltà, avrà già le idee ben chiare per quello che lo aspetterà. In cosa potrebbe consistere lo studio della medicina nella scuola media? Intanto fra i diversi argomenti proposti, forse il primo, potrebbe essere quello di imparare a leggere perfettamente, con la massima disinvoltura e con totale naturalezza, le analisi, i risultati clinici delle varie visite, gli esami dei referti medici, le lastre ecc. ossia, acquisire una grandissima dimestichezza con queste cose già all’età di 12 13 anni. In parole più semplici, il paziente dovrà andare dal dottore solo per farsi visitare e non per farsi leggere i referti medici in quanto il paziente, non essendo analfabeta, dovrebbe essere in grado di leggerseli da solo, ma per ora non è così. So di gente che è sempre stata bene, e che per questo ha sempre ignorato tutte queste cose ma poi, quando ne ha avuto bisogno, quasi è andata nel pallone più completo in quanto si è trovata nelle condizioni di muoversi in un ambiente completamente nuovo, e motivato non certo da fattori allegri.

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Altro argomento da proporre per questa materia (Medicina nella scuola media) è conoscere perfettamente le varie forme di malattie, giovanili e senili, quali potrebbero essere le cause e i farmaci più adatti e soprattutto di questi (dei farmaci), oltre che operare eventuali agganci con chimica quindi con matematica nella quale si potrebbero inserire argomenti finalizzati a questo scopo, conoscere perfettamente quali potrebbero essere le controindicazioni; per quali patologie questi farmaci potrebbero essere somministrati e per quali invece, potrebbero risultare deleteri. E’ chiaro che per quanto riguarda le malattie giovanili, magari legate al sesso, non è male fare qualche cosa che riguardi l’educazione sessuale ma su questo argomento, è meglio andarci piano. Ricordo che una volta, una bidella (operatrice scolastica), si è incavolata non poco perché in determinati giorni della settimana, quando c’era “Educazione Sessuale” nel pomeriggio, lei al mattino del giorno dopo si ritrovava nei bagni mucchi di preservativi, usati naturalmente, il che presumo non fosse molto igienico. Quindi propongo per questo argomento nell’ambito della scuola, solo belle enciclopedie con belle figure e niente più e tutto il resto ovvero, la “pratica” … fuori dalla scuola.

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E’ davvero una mentalità oltremodo curiosa, che mi riesce quasi impossibile di capire, quella dei miei simili che in fondo, sono coloro che appartengono alla mia stessa specie ovvero … umana (per questo sono stupito di non riuscire a capirla). Ecco a quale tipo di mentalità mi riferisco. Tenere aperte le “Case Chiuse” (gioco di parole) infatti, è ritenuta cosa scandalosa, sconveniente, quasi vergognosa, perché li dentro in effetti, si fanno “certe cose” e così, scandalizzati ed indignati, nel timore di fare peccato, si propone (e si applica) la famosa legge che “chiude” a tutti gli effetti, le case chiuse …. meglio fare sesso all’aperto allora …. Ma... difficile capire… Vengono chiuse le case chiuse, ma vengono “aperte” altre attività nella scuola tipo, "Educazione sessuale" che, oltre che a rubare spazio per cose decisamente più intelligenti, sono da ritenersi oltremodo immorali, dove viene degradata la figura stessa della scuola (trovarsi le latrine piene di preservativi usati infatti, mi sembra un tipico esempio di quello che sto dicendo). Oltre a questo, rimane una attività del tutto inutile perché intanto, se siamo al mondo, le generazioni passate hanno fatto sesso senza bisogno di impararlo a scuola e inoltre, se le case chiuse fossero aperte, a coloro che sono un po’ timidi e inesperti in queste cose, i cosiddetti “pivelli” o "sbarbatelli", verrebbe insegnato loro tutto, nel modo più diretto, appropriato, pertinente e pure piacevole, come dire … sul campo, da coloro che in questo genere di cose sono decisamente ”Maestre” e professioniste … di loro se ne parla sovente sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento.

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Ho elencato gli argomenti che li per li, mi sono venuti alla mente e che potrebbero benissimo essere affrontati da studenti della scuola media, ma è chiaro che nell’arco del triennio, la materia di medicina potrebbe essere allargata e sviscerata in maniera veramente proficqua, corposa e presentata in modo graduale, per difficoltà. Ora mi permetterò di elencare i vantaggi che ne potrebbero derivare anche nel mondo della medicina stessa. Gli studenti iscritti alla facoltà di medicina avendo già alle spalle una certa cultura in questo senso, saranno più facilitati ad affrontare gli argomenti di base della suddetta materia, in modo che potranno inoltrarsi in essa più profondamente e il più rapidamente possibile, guadagnando così tempo prezioso per la loro futura carriera. Una volta parlando con un medico addetto alle “Visite Fiscali”, venni a sapere che un neo-laureato in medicina, all’inizio della sua carriera non se la vede tanto bene perché per lui/lei, gli stipendi sono ridottissimi. E’ chiaro che quando questo neo-laureato si sarà inserito, ed avrà poi un suo studio, il discorso cambia ma intanto, se questa materia fosse già insegnata nella scuola media coprendo magari un buon numero di ore settimanali, sarebbe un bello sbocco per i neo laureati in medicina, prima che trovino la sistemazione definitiva con un loro studio medico, lavorare come insegnanti senza contare che se il “Corpo Insegnanti” fosse trattato meglio economicamente, potrebbero pure abbracciare la carriera scolastica definitivamente.

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Colgo l’occasione di questo argomento, per evidenziare una grande incongruenza (questa volta nel mondo della medicina). Infatti a volte succede che un dottore assegna ad un paziente dipendente di qualche Ente lavorativo, tanti giorni di mutua perché lo ritiene necessario, poi arriva il controllo ovvero, un medico nella veste di “Visita Fiscale”, al quale non va bene il periodo di mutua assegnato dal medico di famiglia, e annulla tutto. Però la visita fiscale è effettuata da un medico da poco laureato; il medico curante invece, ha già alle spalle anni e anni di esperienza …. eppure in questi casi, si da più credito al novellino che non esperiemze a chi ha già un bel bagaglio di esperienza alle spalle … Ma … Non capisco … nel senso che è una cosa che non capisco davvero. A proposito dei giorni di mutua che potrebbe assegnare un medico al suo paziente, avrei ancora da dire una cosetta che secondo me è davvero curiosa ed interessante; tale fatto mi è successo qualche anno fa, quando ero in servizio presso una scuola statale. In quel periodo, tanto per cambiare, avevo problemi con una Preside (non ricordo più il motivo) e combinazione, accusavo i tipici sintomi del raffreddore o meglio, dell’influenza. Mi misi in mutua e al dottore dissi: “Davvero curiosa questa cosa; quando a scuola tutto va liscio, sto bene anche di salute, ma quando ci sono problemi, mi viene sempre il raffreddore o l’influenza, come se ci fossero legami fra queste cose” “E’ semplicissimo invece” rispose il dottore “Lo stress abbassa le difese immunitarie così il soggetto che ha le difese immunitarie abbassate, diventa vulnerabile e bersaglio di qualunque potenziale malessere. Poiché in questo periodo l’influenza dilaga lei, che adesso si ritrova le difese immunitarie deboli, si prenderà l’influenza più facilmente che non un altro”. Interessante conversazione e pure molto istruttiva. Bisognerebbe fare tesoro delle cose che si sanno. Infatti se un dirigente, o un datore di lavoro (o anche i colleghi) dovesse mettersi in testa di fare mobbing a qualcuno, così, tanto perché gli viene bene di farlo, dovrebbe già prevedere che la cosa gli costerà un poco perché il soggetto in questione, a meno che non abbia lo spirito dell’eroe stoico, si metterà in mutua in quanto, prima o poi gli verrà un raffreddore o altro malessere, mettendo sovente il personale in crisi per questo. Per rimediare bisognerebbe, più che tormentare l’ammalato tipo: annullare il periodo di mutua (che poi volendo lo può rinnovare il giorno dopo), punire severamente l’autore o gli autori del mobbing.

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A parte i malesseri dovuti a influenza, come sarebbe bello se la gente che lavora, fosse consapevole che è li solo per lavorare ovvero, per guadagnarsi la pagnotta e svolgere una funzione, e non per fare mobbing a qualcuno … Ritornando al tema, questa materia; “medicina”, potrebbe essere quindi affrontata benissimo, già nella scuola media e a questo punto, prima di terminare la mia esposizione, potrei aggiungere che sarebbe davvero bello, anzi, bellissimo (qualora davvero si potesse inserire questa disciplina nelle medie), stabilire anche come una specie di storia della stessa a partire da Ippocrate e via dicendo. Nell’ambito di questa materia, inserire anche l’argomento della medicina omeopatica, con le erbe ecc. , confrontandola con la medicina che si basa sulla chimica, ovvero quella che praticamente utilizziamo oggigiorno, approfondendo quali sono di questa (della chimica in medicina), le conseguenze negative o positive, ecc. divenendo così, più consapevoli di quello che si utilizza. Oltre che la nostra medicina europea; “Omeopatica” e “Chimica” (se così si può dire), non sarebbe male studiare anche quella cinese chiamata: “Agopuntura”. Di questa, la maggioranza della gente è piuttosto all’oscuro tuttavia, facendo un ragionamento che mi sembra logico, se si considera che tale medicina (Agopuntura) era in vigore in Cina, da più di 2.000 anni fa, presumo che possa offrire al paziente, già una certa garanzia. Esiste anche il metodo Di Bella che francamente, ancora non si capisce se è valido o meno, per il semplice fatto che è stato oltremodo ostacolato. Perché è ostacolato? Davvero interessante la domanda …. Purtroppo non ho la risposta.

marsala

In un Paese in cui vige la Democrazia (gran bella parola), questa democrazia non la si dovrebbe esprime solamente quando sei dietro alle urne, dove hai la libertà di scarabocchiare un simbolo piuttosto che un altro (una libertà piuttosto striminzita direi), ma anche e soprattutto, nella scelta del metodo curativo che intendi adottare in quanto, grazie agli studi della materia che hai già affrontato nella scuola dell’obbligo, hai già una certa preparazione anche certamente, se non sei diventato un medico quindi, occorre dare a tutte queste metodologie curative, pari opportunità che consiste nel facilitare i pazienti per qualunque corrente medica vogliano adottare, e offrire loro la giusta informazione … oggi va molto di moda la parola: “Par Condicio” per cui lo Stato dovrebbe offrire sempre pari opportunità anche nella scelta delle cure mediche.

marsala

Ancora una cosetta che ho notato facendo il paragone con la mia materia ovvero Musica. Ad esempio, nella materia Musica, esiste l’amore per l’antico e il moderno. In tutte le epoche, l’essere umano ha cercato di esprimere la bellezza in se stessa, che non ha confini di tempo. Allo stesso modo lo studio della Medicina, potrebbe articolarsi su queste due strade: “Antico” e “Moderno”; ecco cosa intendo dire: tanti segreti di erbe, unguenti e cose simili, si sono persi, o si stanno perdendo con le generazioni passate quindi, recuperare il più possibile questi rimedi (Il classico rimedio della nonna) e dall’altro lato, non trascurare eventuali farmaci innovativi che, qualora fosse davvero necessario, si potrebbero utilizzare … Ma a questo punto, esercitare controlli serratissimi al fine di scongiurare eventuali interessi da parte della “ricerca”, nel senso che il paziente e li solo per guarire da una eventuale patologia, e non per offrire se stesso come carne da “cavia” (una volta si diceva: “carne da cannone”). Praticamente, troverei giusto abolire tutte le attività mediche che potrebbero sfociare in “lauti” affari … per “incompatibilità di interessi”. Per questo è importante, come dicevo, che il paziente grazie alla preparazione medica affrontata nelle medie, non si affidi al corpo medico alla cieca ma in modo più consapevole, considerando che si tratta della sua salute.

marsala

Per il momento, credo di aver esaurito gli argomenti legati al tema portante di questo esposto, è chiaro tuttavia che quando si vuole rinnovare qualche cosa, bisogna vedere tutte le parti in causa, altrimenti si potrebbero certamente creare disagi notevoli …. Io credo che il primo passo quindi, sia quello di coltivare i terreni coltivabili del demanio, precettando giovani disoccupati, quasi come fosse un servizio di leva, al fine di incamerare “risorse in natura”, trasformale successivamente, in risorse economiche, e il resto verrà da se.

 

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