pensioni

 

Mappa Del Sito

 

 

Desidero parlare un po’ di religioni; trovo che ogni tanto non sia  male  soffermarsi su problematiche teologiche e teosofiche, e considerando che anche quelle, ovvero le religioni, sono una realtà del mondo che ci circonda, è bene cercare di capire perché ci sono, cosa ci stanno a fare, chi le ha inventate, quali sono i loro scopi, considerando che la loro cultura oltre tutto, è assolutamente in contrasto con quello che viene insegnato oggigiorno circa l’evoluzione della specie. Dopo tutto da ragazzo,  mi hanno fatto studiare le religioni, soprattutto quella ufficiale per cui ora vorrei sapere “cosa l’ho studiata a fare”?… Sono fatto così; quando inizio una cosa, desidero andare fino in fondo. Come si sa la riflessione umana quando si mette in moto, non si ferma più anche se la si volesse fermare. Si fermerà solo quando avrà trovato delle risposte plausibili ai vari interrogativi. Anche in questa circostanza quindi, fedele al mio impegno di cercare come posso il “senso delle cose”, dal mondo sonoro a quello sociale, fino ad arrivare soprattutto, a quello spirituale, desidero esprimere la mia opinione in tal senso. Carlo Marx diceva che le religioni sono l’oppio dei popoli. Personalmente non credo che avesse ragione. Trovo significativo comunque constatare quante religioni stanno sulla faccia della terra e anche, cosa assolutamente curiosa ed interessante in un certo senso, constatare come tutte queste religioni siano così differenti e in contrasto fra di loro, tali da essere addirittura incompatibili le une con le altre, soprattutto dal punto di vista dottrinale e di contenuti; non sono poche le guerre di religione che troviamo nella Storia. Verrebbe quasi da domandarsi: “Come farà l’Eterno, Soggetto principale di queste manifestazioni umane (le religioni), ad essere d’accordo con tutte?” Infatti questo, assolutamente non è possibile. Certo, Dio vuole bene a tutti gli uomini (e donne) che conosce uno per uno, ma assolutamente non può essere d’accordo con tutte le loro ideologie. Forse con una religione si, ma già con due non è più possibile…figuriamoci poi, essere d’accordo con l’incredibile numero di religioni che stanno su tutta la terra.

chies

La Verità è una sola e il resto, quello che è escluso dalla Verità,  non è più Verità quindi, Dio non può essere d’accordo con un po’ di Verità e un po’ di menzogna. In una delle tante lettere scritte dall’Apostolo Paolo, è detto: “Tutti corrono nello Stadio, ma solo uno vincerà e porterà a casa il premio”. Questa affermazione la si potrebbe interpretare così: “Fra tutte le religioni che stanno sulla terra, una sola è riconosciuta da Dio (quella che vincerà), e sarà solo tramite quella che si realizzeranno le promesse bibliche annunciate dagli antichi profeti (il che significa appunto: “vincere il premio”) le cui profezie, oltremodo belle e confortanti,  troviamo nella Bibbia; eccone alcune fra le tante che dicono, tra l’altro: “Il deserto rifiorirà come una rosa”…“Non si faranno più guerre, nè torti, nè danni su tutta la terra”… “Il lupo, l’agnello, il cobra e la pantera, pascoleranno insieme e saranno condotti da un bambino” …”Coloro che sono morti, resusciteranno e dalla gioia, salteranno come vitelli di stia”….e tante altre profezie di questo tipo.

chies

Io mi domando, perché non credere a queste bellissime cose e privarsi così di meravigliose speranze? In fondo crederci non costa nulla; e perché non si dovrebbero realizzare, visto che sono profetizzate nella Bibbia? Considerando che sono espressamente annunciate nella Bibbia (ovvero, nelle Sacre Scritture), quasi verrebbe più difficile “non crederci” che “crederci”. In fondo il male è una anomalia e sappiamo bene che le anomalie, essendo “anomale”  (cioè  non regolari) non potranno durare per sempre per cui è normale che quanto prima, ci sarà il ritorno alla normalità ovvero, il trionfo del bene sul male. Tornando al presente, dove il male purtroppo esiste ancora e pure in forma piuttosto pesante, sottile e imprevedibile, notiamo che il mondo è come fosse sommerso da una miriade di religioni che, come si è detto prima, sono in contrasto le une con le altre così che nessuno ci capisce più niente. Anche questa potrebbe essere una delle tante sfaccettature del “male” che ancora esiste. L’unica cosa che risulta evidente comunque, è che non possono essere tutte accettate da Dio, il vero e unico Protagonista e Referente della religione stessa. E’ perfino scritto, a nome dell’Eterno, dai suoi vari profeti dell’Antica Alleanza: “Quando venite per farmi le vostre offerte, Io mi giro da un’atra parte, perché delle vostre offerte non so cosa farmene” e ancora: “Ho in nausea tutti i vostri cerimoniali, le  vostre preghiere, e le vostre suppliche ecc.”…Questo dimostra quindi, in modo più che evidente, che Lui non è d’accordo con tutte le religioni, ma solo con una; quella che vincerà e porterà a casa il premio ossia… la Sua.

chies

Naturalmente di quella religione (quella giusta) che  avrà il premio, vinceranno i dogmi, i contenuti e gli ideali ovvero, gli ideali dell’unica vera “Rappresentanza Ufficiale” che Dio tiene sulla terra, nella quale si identifica e  che riconosce come la Sua Assemblea (o Chiesa, dal greco). I contenuti e i dogmi delle altre religioni invece, saranno annientati perché non hanno vinto in quanto non sono mai stati riconosciuti dal vero Dio ma certamente, non saranno annientate le persone che formavano tali religioni anzi, queste  persone saranno finalmente liberate dall’errore in cui, magari in buona fede, si trovavano e la felicità sarà a disposizione di tutti coloro che lo vorranno….Bellissimo programma….Meno male che vincerà quella religione e non le altre che, a nome dell’Eterno, mandano con molta disinvoltura le persone ai tormenti eterni, oppure alla distruzione completa con un fuoco che dovrebbe venire dal cielo (come se non fossero già bastati i bombardamenti e la bomba atomica durante la guerra), e altre cose simili e questo, solo perché non si accettano i loro dogmi, o perchè non si conosce bene il Suo vero nome ….Come si fa a dire queste cose?......Dio non è un criminale.

 

 

L’Oppio dei Popoli


Ritornando a Carlo Marx, devo dire che il suo concetto riguardo alle religioni, è assolutamente sbagliato anche perché non tiene conto di alcune realtà e di alcuni particolari che secondo me, sono molto significativi ed evidenti, soprattutto dal punto di vista psicologico.  Intanto è interessantissimo notare che qualunque civiltà, anche nei tempi passati, ha avuto una religione; è possibile che queste religioni siano nate così, tanto per fare qualche cosa? O che i loro fondatori si siano del tutto rincretiniti? Magari che davvero si siano ubriacati di oppio come direbbe lui? Davvero proprio tutti? …Questo è molto improbabile. Certamente non è così. A me viene più facile pensare invece che intanto una Entità superiore esista, perché tu non puoi cercare una cosa che non esiste, perché se davvero non esistesse, nemmeno te la potresti immaginare o raffigurare nella mente e tanto meno, cercare. Tu puoi cercare una cosa che hai perso, quello si (come nel caso dell’umanità, che ha perso Dio) ma non puoi cercare una cosa che non esiste proprio in quanto, come si è detto, nemmeno la puoi concepire nella mente. Quella cosa che hai perso e che ora stai cercando però, potresti anche non trovarla anche se esiste perché magari la cerchi nei posti sbagliati (è il caso delle religioni che non vinceranno il premio), ma non per questo la tal cosa che cercavi, non esiste. L’impressione che ho, attraverso tutto quello che sto dicendo, è che l’umanità ha perso Dio e ora (da diversi millenni ormai) si muove malamente, a tentoni, inciampando continuamente, litigando, piangendo, imprecando, disperandosi, esattamente come farebbe un bambino di 5 anni che in un luogo affollato, non trova più la sua mamma e così la cerca come può e soprattutto, piange.

chies

Da questo risulta evidente che l’uomo era stato creato, quando esisteva la perfezione sulla terra, per restare in un continuo contatto e simbiosi con Dio, il quale contatto perenne, gli avrebbe procurato un benessere, un buon umore continuo e totale….assolutamente inimmaginabile oggi come oggi. E’ da li che nasce la vera felicità, totale ed assoluta. L'uomo però avendo perso questo contatto, ora lo cerca a livello inconscio il più delle volte, e sovente nel modo sbagliato; forse magari attraverso una religione o in altro modo perché in fondo, sente che gli manca qualche cosa. Presumo che anche la disperata voglia di fare carriera per alcuni, sia una ricerca inconsapevole  per colmare il vuoto dovuto alla mancanza di Dio. L’animale invece non sente questa necessità, non sente la mancanza di Dio. Infatti non si sono mai visti cani, gatti o lucertole, dire le preghiere davanti a un simbolo sacro, un altare, ecc. ma forse, l’animale sente il disagio della lontananza dell’uomo da Dio, il quale uomo ormai, a causa di questo, fa una vita contro natura che si riflette pure sull’animale (e in modo pesante, se si pensa alla vivisezione), distruggendo tra l’altro, alberi e foreste a tutto andare, come pure  il patrimonio floreale e faunistico che queste foreste contengono.

 

 

La Vera Religione


Io credo che la Religione nasce a seguito della caduta dell’uomo ovvero, la caduta dallo stato di perfezione che aveva quando era nel giardino dell’Eden. Prima della caduta, sicuramente non c’era una religione perché l’uomo già viveva in simbiosi perfetta con Dio per cui questa, la religione, non aveva motivo di esistere. Ma subito dopo la caduta, vediamo che Dio dà una grande speranza all’umanità dicendo ad Eva: “La tua posterità schiaccerà la testa del serpente, simbolo del male”. “La tua posterità”, risulta evidente, trattasi della religione giusta che alla fine dei tempi farà cessare questo lungo periodo in cui è stato permesso il male. Questo periodo di permissione del male era necessario, altrimenti non si saprebbe nemmeno cosa sia questo male ovvero, una vita al di fuori dalla volontà e dalla protezione divina nonché, le bruttissime conseguenze di tale separazione. Questo allo scopo di indurre gli esseri umani un giorno, a ricercare Dio con tutte le loro energie ben sapendo come è terribile una vita senza di Lui

chies

Si potrebbe dire riguardo alla religione giusta, che una volta che l’uomo è caduto nell’abisso (nel peccato) l’Eterno, pur lasciandogli fare le sue esperienze nel male, indispensabili per la sua maturazione, non lo ha mai abbandonato e per usare un termine tipicamente scolastico (in fondo provengo dal mondo della scuola), ha lasciato come aperto uno “Sportello d’ascolto” per quegli esseri umani che volevano fare ritorno a Lui…Per questo troviamo un Abele (il primo uomo a ricercare Dio dopo la caduta), Enok, Matusalemme, Noè (punto cardine di questa catena di ricercatori)… E dopo, Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè ecc. e dopo ancora Davide, i profeti e tanti altri fino ad arrivare a Gesù e ai “Fatti degli apostoli” illustrati nel Vangelo ….Personalmente trovo sia quella la vera religione, l’unica che si tramanda nei tempi. Intendo dire che malgrado l’uomo sia caduto nel peccato, malgrado che il male regni sovrano sulla terra, anche durante le epoche più buie, c’è sempre stato, pur se con molti problemi e difficoltà, un canale, una porta (la vera religione), una possibilità per ricercare e trovare Dio…

 

 

 

Le Sacre Scritture


La Bibbia è la storia del popolo ebraico dove troviamo tante cose belle, ma pure tante cose brutte (come del resto, in tutte le storie dei vari popoli di questo mondo)…Se si vuole sviluppare il male a livello inconsapevole indubbiamente (magari perché non si ha un vero interesse a migliorare se se stessi), nella Bibbia si troveranno tutti i cavilli e gli elementi per poterlo fare, trovandovi pure un dio tutt’altro che piacevole da trattare e, diciamolo pure, molto crudele, cattivo, arido e ottuso. Ma se uno vuole sviluppare il bene, magari facendo un serio lavoro introspettivo, potrà trovare, sempre nella Bibbia, tutti gli elementi giusti e favorevoli per poterlo sviluppare, il che lo porterà inevitabilmente a Dio, perché  Dio ha il monopolio del bene e chi più conosce il bene e si sforza di praticarlo, più si avvicinerà a Lui e si renderà conto che il vero Dio, è di ben altra natura rispetto a quella descritta prima  ….Per capire bene la Bibbia quindi, secondo me, bisogna leggerla con partito preso, con un grande pregiudizio ovvero, il “pregiudizio del bene”. Partendo da quel presupposto ossia, ricercare in essa soltanto il bene (di cui abbiamo una vaga percezione attraverso la nostra coscienza), alla fine troveremo anche Dio. Con questo spirito quindi troveremo lo “Sportello d’ascolto” giusto, presieduto nientemeno che da Gesù in persona il quale, indubbiamente, ci potrà arrecare un grandissimo conforto…. Gesù, una volta disse: “Io busso discretamente alla porta di casa tua, se tu Mi apri, Io entrerò nella tua casa e cenerò con te, e tu con Me”….Mi piace molto questo passaggio e lo trovo davvero bello….bisogna soltanto avere “un buon orecchio” per sentire quando Gesù ci suona il campanello onde non perdere quel meraviglioso Carpe-Diem.

 


 
La Vera Religione Nel Corso Dei Tempi


Da ragazzo mi sentivo attratto dalle gesta degli antichi patriarchi biblici e dopo, dagli episodi di Gesù e subito dopo ancora, dai “Fatti degli apostoli” e dei discepoli, illustrati nel Vangelo…..Certamente un po’ meno….anzi, proprio per niente invece, dal cristianesimo in generale, diffusosi in tutta Europa durante il medio-evo, durante le crociate, le inquisizioni ecc. come se si fosse perso di vista il filo conduttore della Verità…Infatti come potevo armonizzare l’atteggiamento di Gesù e dei discepoli con, ad esempio, quello dei conquistadores spagnoli, con gli inquisitori che, senza tanti complimenti, mandavano i miscredenti incontro a orribili torture?…Non potevo certo riconoscerli come gli eredi dell’Opera di Cristo, che rendevano il bene per il male.... Assolutamente impossibile……Alla fine, stufo delle mie stesse incomprensioni e di queste incongruenze, divenni ateo e proprio a causa di questo, mi sentii ancora peggio…addirittura quasi come un animale…(una vita senza Dio, è enormemente più piatta e vuota che non una vita senza musica, o un piatto di minestra senza sale) Nelle mie conoscenze evangeliche, c’era questa profonda lacuna che mi dava molto fastidio e che partiva dai Fatti degli apostoli, fino ad oggi….Sembrava quasi che dopo tutto quello che era successo prima, finiva così a basta…Per peggiorare le cose, oltre a questa lacuna di ben 2.000 anni, ho avuto anche molta difficoltà a capire la Predestinazione  e in relazione a questa, le Profezie.

 

 

La Predestinazione e La Preconoscenza


Ecco quello che mi ha permesso di capire qualche cosa, riguardo alla Predestinazione divina. Quando nelle Scritture si parla di Predestinazione, sovente viene trascurato un particolare importantissimo; uno di quei particolari che fanno la differenza. Questa differenza è l’Onniscienza di Dio. La Sua Predestinazione è sempre subordinata e legata alla Sua Preconoscenza. Dio sa tutto, anche quello che deve ancora succedere (non chiedetemi come fa perché davvero non lo so), pur dovesse trattarsi di una cosa brutta e contraria alla Sua volontà. E’ evidente che l’Eterno, fra le altre cose,  è l’Essere più democratico che esiste nell’Universo però, malgrado questa Sua democraticità, sa bene che solo la Sua volontà è quella giusta, quella che procura benessere e felicità a tutti, ma questa Sua volontà non la impone (proprio perché è democratico) anzi…lascia che siamo noi a desiderarla e a chiederla…perfino a lottare pur di conoscerla ed esercitarla, perché Lui non vuole degli schiavi, ma persone assolutamente consapevoli, che Lo seguano convinte…. Praticamente, tornando alla Predestinazione, Egli sa già che il tale farà quella scelta anziché l’altra, e conosce pure le conseguenze di quella scelta, indipendentemente da, se quella scelta Gli sia gradita o meno per cui tutti, grazie alla Sua Onniscienza, siamo stati preconosciuti, uno per uno, e a seguito a questo, tutti siamo stati predestinati, sempre individualmente, prima ancora che si venisse al mondo ma certo, nessuno… assolutamente nessuno è stato predestinato così, a capriccio, o alle pene dei tormenti eterni come afferma qualche religione, perché Dio non è un criminale, ma piuttosto siamo stati tutti predestinati ad una felicità completa, totale e senza fine, per chiunque lo desideri.

 


Il Permesso Del Male


Nell’immensità dei tempi, una immensità di cui non possiamo nemmeno farci un’idea Dio, l’Onnisciente, avendo preconosciuto che non tutti gli esseri intelligenti avrebbero seguito le Sue ordinanze e le Sue vie che sono le uniche ad essere giuste e a procurare la vera felicità, ha previsto un breve periodo (o lungo, dipende dai punti di vista) in cui si sarebbero potuto fare ogni genere d’esperienza nel male ovvero, esperienze di vita completamente al di fuori dalla Sua volontà, onde in seguito, poterne esaminare i risultati e trarne le dovute considerazioni ossia, imparare attraverso la sofferenza. Il metodo sperimentale scoperto da Galileo, non serve a Dio ma serve all’uomo che impara tramite le esperienze vissute. E’ per questo che oggi come oggi, e pure come ieri e l’altro ieri Dio, entro certi limiti, lascia che si manifesti il male onde poterlo conoscere e in seguito, vincere con il bene; esattamente come se fosse una specie di maxi vaccino….in modo tale che questo bene, vincitore del male resti  per questo, assolutamente incrollabile ed indistruttibile….Giovanni Calvino, teologo ginevrino e grande sostenitore della predestinazione divina,  riteneva che a prescindere dal comportamento di una persona, quella persona era già destinata da Dio a finire all’Inferno, addirittura a bruciare per sempre, anche se si fosse comportata bene, oppure andare in Paradiso, anche qualora ne avesse combinate di tutti i colori….… Una teoria davvero da rasentare la follia. Possiamo immaginare quanta gente nel passato, dove c’era più ignoranza e superstizione che non oggi, ha terribilmente sofferto per questi pazzeschi insegnamenti e non sono poche le persone che all'epoca, sono completamente impazzite e alienate, a causa di queste assurde ed orribili dottrine…altro che abbandonarsi e cullarsi piacevolmente nella dolce incoscienza che procura l’oppio…..come direbbe Carlo Marx….  

 

      

Uno Sguardo Al Passato Per Meglio Capire Il Futuro


Giovanni Calvino quindi, grande sostenitore di questa incredibile, folle e orrenda dottrina, fece morire sul rogo Servet Michele Serveto un riformatore del Vangelo e uomo di grande cultura, solo perché non credeva nè alla predestinazione (intesa in quella maniera), nè alla Trinità, né all’Inferno così che, allo scopo di “convincerlo” che l’inferno c’era, Calvino ritenne opportuno somministrargli un “piccolo assaggino” onde fargli meglio intendere quello che sarebbe stato subito dopo, l’inferno vero e proprio (secondo lui) e così lo fece morire in quella maniera ovvero…bruciato vivo, unicamente per banali divergenze teologiche…..Quanto è stupido questo “modus operandi”…Quello che è, è, e non lo cambierai di certo tu, anche mandando sul rogo una intera città. Una lettera dell’Apostolo Paolo, esortava a realizzare fra i membri di una Assemblea, l’affetto fraterno, la stima reciproca, la pazienza, la sopportazione, la pietà… di queste virtù  ne fa un lungo elenco. Tali sentimenti si devono assolutamente realizzare, anche ci fossero divergenze e malintesi (questo è umano) poiché Dio, dice Paolo nella sua lettera, avrebbe a suo tempo illuminato quello o quelli che eventualmente si fossero trovati nell'errore; l’importante era coltivare buoni sentimenti verso tutti. Avere ragione o meno circa un’eventuale argomento in fondo, era (ed è) cosa di nessuna importanza….. Evidentemente Calvino, o non aveva letto bene questa Epistola, oppure non l’aveva capita, malgrado passasse intere giornate a leggere i Testi Sacri. Da quanto precede, credo, ho l’impressione, anzi… ne sono completamente certo, che tale religione, quella a cui apparteneva Giovanni Calvino, non sarà quella che vincerà il premio e che se lo porterà a casa….diciamo che ho seri dubbi in proposito. Dico questo perché è risaputo che Dio è amore e un tal modo di procedere, è decisamente tutt’altro che amorevole

 

 

L’Apocalisse


Gesù disse ai suoi discepoli: “Io sarò con voi, fino al termine delle età”. Ma allora dove sono i rappresentanti della vera religione, quelli che hanno sempre avuto in mezzo a loro Gesù, il Consolatore che li ha guidati in tutta la Verità, che hanno imparato a rendere il bene per il male, che hanno seguito il Maestro ovunque sia andato, fino alla fine e che, tramite il contenuto dei loro insegnamenti (della vera religione), portano e hanno portato il sale sulla terra, consolazione e sollievo a chi soffre, a chi è afflitto e a chi ha dei problemi?  Se delle altre religioni, quelle ufficialmente conosciute,  nessuna risulta essere quella giusta (la sola che vince il premio) in quanto il loro atteggiamento non è per nulla simile a quello di Gesù e degli apostoli, dove sono finiti i veri discepoli, la vera Religione in questi 2.000 anni?....Bella domanda. La risposta la si potrebbe trovare nel libro “Apocalisse”, che fa parte del Vangelo, dove praticamente è narrata la Storia dei veri discepoli di Cristo, come fosse la continuazione dei “Fatti degli Apostoli”, fino ad oggi. Ma tale libro, considerato il libro più misterioso ed enigmatico del mondo, è scritto sotto forma di simboli perché gli eventi di cui parla, sono avvenuti……nel futuro e per questo dovevano essere scritti sotto forma di simboli.

 

 

L’interpretazione dell’Apocalisse  


Risulta tuttavia evidente che se l’Apocalisse è stato scritto, malgrado sia il libro più misterioso del mondo, un giorno sarebbe venuto il momento in cui sarebbe stato interpretato e reso comprensibile a tutti. Ed infatti è stato così. Tale libro, l’Apocalisse, è già stato interpretato ed in modo davvero mirabile; personalmente ho letto la sua interpretazione e dire che mi è piaciuta, equivale a dire molto poco rispetto a quello che è stato veramente per me ….. L’Apocalisse quindi, scritto prevalentemente sotto forma di simboli, racconta la Storia dei veri discepoli di Gesù che avverrà nel futuro; un futuro riferito all’epoca Giovanni quando scrisse quel libro, perché al giorno d’oggi, questi avvenimenti raccontati nell’Apocalisse, fanno ormai parte del  “passato”. Per questo motivo non poteva essere compreso prima di oggi, malgrado che in molti ci abbiamo provato. Ma ora che la maggioranza degli eventi illustrati sotto forma di simboli, si sono avverati; Dio ha dato la facoltà e possibilità di interpretarlo integralmente. Naturalmente questo alto privilegio (quello di interpretare l’Apocalisse in modo completo) non è stato riservato a chicchessia ma, come è facile immaginare, alla Vera Assemblea di Dio (la religione che vincerà il premio) e nemmeno a tutti i suoi membri, ma ad un incaricato scelto per questa missione speciale che è appunto, “L’interpretazione dell’Apocalisse” Tale uomo, scelto per questo scopo, interpretò l’Apocalisse scrivendo a sua volta un’altra pubblicazione in cui  spiega il significato dei vari simboli contenuti nell’Apocalisse, in riferimento ai fatti storici avvenuti.

 



Una Storia scritta in anticipo


L’Apocalisse quindi, parla della futura Storia dei veri discepoli di Gesù ovvero, della Sua Assemblea che si suddividerà in sette fasi. Una Storia che alla nascita del libro Apocalisse, era ancora tutta da “scrivere” o meglio, da vivere. Narra pure profeticamente, degli eventi mondiali in relazione alla Vera Chiesa. Gesù già sapeva delle gesta dei Suoi anticipatamente, e anticipatamente li elogia, o li rimprovera, o li esorta, esattamente come faceva con i dodici quando era ancora in mezzo a loro. E’ interessante notare nell’Apocalisse, alla fine di tutti i messaggi indirizzati ad ognuna delle sette fasi della Vera Chiesa, una piccola postilla che dice: “Chi ha orecchio, oda”…. e possiamo stare sicuri che gli interessati, nel corso dei 2.000 anni, pur senza conoscere per intero, in modo completo, il significato del libro “Apocalisse”, hanno sempre “sentito” e capito quando il messaggio li riguardava personalmente; quando era rivolto a loro. Leggendo il libro che interpetra l’Apocalisse quindi, ci è  consentito di poter fare riferimento al nostro passato, vedere come i pezzi del puzzle, si armonizzano come per incanto, e fare riferimento a quei personaggi che magari abbiamo studiato nei libri di Storia quando eravamo ragazzi, senza nemmeno immaginare che questi, erano semplicemente i veri discepoli di Cristo (la vera religione) che continuavano, dopo tanti anni,  l’Opera che Lui aveva iniziato

 

 

Aneddoto curioso


Quando Napoleone era ormai prigioniero nell’isola di S. Elena, disse una frase che rimase famosa: “ Io sono ancora vivo, e i miei soldati mi hanno già dimenticato; Gesù Cristo è morto da quasi 2.000 anni ma i suoi soldati non solo non lo hanno dimenticato, ma combattono ancora per Lui”…. Poteva anche aggiungere a questo punto: “ E continueranno a combattere per Lui, fino a vittoria ottenuta”….Per dire questo, è probabile che Napoleone in passato sia stato contattato da “questi soldati” però allora, troppo preso da se stesso, dai suoi successi militari e politici, non aveva “l’orecchio per udire”

 

.

“Chi ha orecchio, oda”


Come detto quindi, l’Apocalisse viene interpretato e finalmente compreso. Ovviamente, almeno per il momento, non ci sono prove certe, inconfutabili che dimostrino che quella sia l’interpretazione giusta riguardo l’Apocalisse, ma per le persone di buon senso, quelle alle quali sovente le Sacre Scritture si riferiscono in questi termini: “Chi ha orecchio oda” oppure “Chi ha intelligenza, pongavi mente” …o “faccia mente locale”, ecc. lo è di certo. Lo è di certo perché intanto questo libro doveva essere interpretato (altrimenti non avrebbe avuto senso scriverlo)  e poi, perché non c’è momento migliore che questa epoca, visto che siamo ormai alla fine dei tempi nei quali il male è ancora permesso..Per questo motivo, considerando come giusta tale interpretazione, mi schiero in quel senso ma è chiaro che nello spirito di libertà di pensiero, tipicamente divino, ognuno ha il sacrosanto diritto (e anche dovere, a questo punto) di pensarla come ritiene opportuno ovvero, come se lo sente di dentro e chi eventualmente dovesse essere in errore, al momento opportuno sarà sicuramente edotto e illuminato.

 

 

Contenuti Principali dell’Apocalisse 


Nell’Apocalisse si parla soprattutto di sette Chiese (la Storia dei veri discepoli) Certamente la Vera Chiesa è una sola, ma nel corso delle epoche, si suddividerà in sette fasi, o epoche dove, ad ognuna di queste, è inviata una lettera da parte di Gesù. In queste lettere quindi, scritte da Giovanni ma sotto dettatura divina, vengono messi in rilievo i momenti belli o meno belli della Chiesa (l’Assemblea dei discepoli), che si protrae nei 2.000 anni. Come detto, ci sono elogi e a volte rimproveri. Sempre nell’Apocalisse, quando il bene avrà completamente trionfato sul male (questo per adesso, è ancora futuro), troviamo i discepoli tutti insieme, riuniti al completo. Un’Assemblea (o Chiesa) formata da 144.000 membri; gli eletti. Questo sarà quando i veri discepoli non saranno più essere umani, ma esseri spirituali, perché la loro vita umana l’avranno data volontariamente a favore di tutto il genere umano, esattamente come Gesù fece per loro. Per questo, come ricompensa, avranno una vita spirituale al livello più alto che un essere intelligente e consapevole, possa ottenere…. Ci sarà pure un numero incalcolabile di esseri celesti ad un rango inferiore rispetto ai membri della Chiesa, che in passato erano anche loro esseri umani; sono quelli che hanno fallito la missione e che per questo, verranno reintegrati e reinseriti nel mondo spirituale (o celeste) in una forma del tutto speciale..…Ora, riferendomi al libro che interpreta l’Apocalisse scritto in questa epoca, mi voglio divertire a vedere una per una, le varie fasi di questa Chiesa che si suddividerà nel corso dei 2.000 anni, in sette periodi, e vedere a quale periodo o evento storico si riferisce ognuna di queste fasi. Il tutto è reso possibile, come detto, grazie al libro che dell’Apocalisse, ne rivela tutti i segreti….Trovo la cosa estremamente interessante e stimolante.

 

 

 
Le sette Chiese dell’Asia


Ad ogni Chiesa è detto: “Scrivi all’Angelo dell’Eterno ecc…” L’Angelo” rappresenta simbolicamente, il Messaggero della Chiesa dell' epoca a cui si riferisce la lettera. Questo messaggero o angelo, è un uomo particolarmente preparato, capace di interpretare e comprendere soltanto quella piccola particella dell’Apocalisse che lo riguarda e che lui, dopo averla capita  con la vera “intelligenza”; con  le “orecchie per udire”,    potrà rivelarla a sua volta, a tutti i membri della Vera Assemblea (Chiesa) di quel periodo storico, in quanto ne è il Messaggero, nonché il fondatore e figura emblematica del movimento stesso.

 

 

L’epoca di Efeso


Essendo che questa è la prima della lista, viene facile pensare che si riferisce al primo periodo della Chiesa di Cristo, e se siamo nel primo periodo, sicuramente è l’epoca illustrata nei “Fatti degli Apostoli”, che si trova nel Vangelo, dove vediamo l’Apostolo Paolo di Tarso dirigere ogni cosa perché, a giudicare dell’autorità che lo animava in tutte le circostanza, le numerose lettere inviate ai fedeli, l’enorme lavoro svolto, sicuramente è lui l’Angelo o il Messaggero di quella Chiesa; questa Chiesa riceve elogi ma anche rimproveri….

 



L’epoca di Smirne


Proseguendo da questo punto di riferimento, l’epoca successiva, quella di Smirne, altro non può essere che il movimento guidato dall’apostolo Giovanni che viene subito dopo a quello di Paolo. Giovanni, vecchissimo, era divenuto una leggenda fra i fedeli; ormai era l’unico degli apostoli ancora vivo. Con il messaggio alla Chiesa di Efeso, ci si rivolge al suo recentissimo passato, in quella di Smirne, in un certo qual modo, è al suo presente (sempre riferito all’epoca in cui fu scritto l’Apocalisse) e i successivi messaggi, sono rivolti al futuro di cui Dio già conosceva tutto quello che sarebbe successo e come avrebbero agito i Suoi futuri discepoli.

 


L’epoca di Pergamo


Procedendo per eliminazione, vediamo che il movimento che meglio risponde ai connotati della Chiesa simboleggiata da Pergamo, è quello di Ario.
E’ molto interessante notare come Ario tentò di opporsi, con forza quasi disperata,  agli innumerevoli errori dottrinali di cui, sempre di più, incominciava ad essere contaminato il movimento del cristianesimo; tra questi errori, è curioso rilevarne alcuni  recuperati da documenti dell’epoca, come ad esempio quello della trinità dove Gesù, pur essendo figlio, era anche coetaneo di suo padre…. “Ma non erano di già due, e nemmeno tre, ma uno…. Eppure, non erano uno, ma tre…. Nondimeno, non erano tre ma uno….Tuttavia, non erano…….” Non credo siano necessari ulteriori commenti….Pare che Ario avesse composto una canzone che diceva; "Vi fu un periodo in cui il Figlio non esisteva" . Le spiegazioni riguardanti l'assurda possibilità che un figlio sia anche coetaneo di suo padre, sono a dir poco, ancora più assurde, e si concentrano su questa frase: "Figlio mio (per restare nel tema di "figlio") è un mistero, nessuno lo sa". Ma allora se è un mistero, come fai a saperlo tu, che poi in realtà non sai, perchè non sei in grado di spiegarlo"? Se è un mistero anche per te, visto che non riesci a spiegarlo, su quali basi stabilisci che quella è la versione giusta e ne sei così sicuro, pur essendo un mistero, da imporre questa credenza agli altri tanto da mandare al rogo, o alla tortura, chi dovesse rimanere un pochino perplesso di fronte a questa strana cosa. Pensare che si è avuto il coraggio di mandare alla tortura, un incredibile numero di persone, solo per questo... Nel Concilio di Nicea 325 d C. vennero accettate diverse confessioni di fede, ma guarda caso, quella di Ario che annunciava il trionfo del bene su tutta la terra, il ritorno del Paradiso perduto, la resurrezione di quelli che erano  morti  (è per questo che Gesù è venuto a morire sulla croce), fu bandita. Certamente non per questo, il “movimento” si fermò ma anzi, continuò a proseguire il suo cammino, nonostante le opposizioni e proibizioni. Infatti in seguito, dopo alcuni secoli, a Lione troviamo un altro personaggio che sarà il messaggero del periodo successivo; Pietro Valdo, che inaugura l’epoca chiamata profeticamente: di “Tiatiri”

 

 

L’epoca di Tiatiri


Dopo alcuni secoli infatti, a Lione un altro personaggio, Pietro Valdo, dà il via ad un nuovo movimento. Egli ebbe il coraggio di fare quello che non riuscì a fare il “giovane ricco” di cui Gesù  parla nel Vangelo. Infatti Valdo, che era una persona ricchissima, colpito dalla vicenda del giovane ricco, trova il coraggio di vendere tutto quello che aveva; una parte del ricavato la regala ai poveri e con l’altra, fa tradurre la Bibbia, dal latino alla lingua provenzale; ne fece fare molte copie e le distribuì per mezza Europa. A livello sociale la sua opera fu come una specie di risveglio; sarà stato un caso (io non credo però), ma più o meno nello stesso periodo e nella stessa zona, probabilmente come effetto collaterale, ci fu un grande risveglio anche nel campo dell’arte e della cultura. Infatti incominciò a diffondersi un nuovo movimento musicale detto dei trovatori, che si propagò anche al Nord, rivoluzionando il modo di fare musica. Fino a quel periodo infatti, il canto, per ben 700 anni, era solo in stile gregoriano. Secondo me, questo potrebbe essere considerato come un “beneficio collaterale e secondario”, come un beneficio divino che non potendo essere contenuto in un solo recipiente (sembra evidente che Valdo non si occupasse di musica), trasborda in altri vasi o recipienti, portando sempre comunque, impulsi positivi alla gente.  

 

 

L’epoca dei Sardi


In Inghilterra più tardi, si manifestò un risveglio spirituale che intendeva vivere fedelmente le direttive del Vangelo; tale movimento fu chiamato: “dei Lollardi” di cui l’ispiratore e figura emblematica e punto di riferimento, sicuramente fu   John Wyclif
Anche qui volendo, oltre che il beneficio spirituale che è certo il più importante, in assoluto, possiamo vedere anche un beneficio secondario; infatti nelle vicine Fiandre, nascono diverse scuole artistiche formate dai famosi “Maestri Fiamminghi”, sia musicali che pittoriche; famosissimi sono i quadri che si ispirano ad un “passo” del libro di Isaia, di cui già si è detto, dove si parla del trionfo del bene sulla terra, in cui viene raffigurato un bambino che conduce al pascolo un leone, un agnello, una pantera ecc. e tante altre  pitture di questo tipo. 

 


                                                          
L’epoca di Filadelfia


Successivamente ci furono altri riformatori, uno dei quali fu un personaggio che, data la sua importanza storica, non viene certamente omesso nei libri di Storia; si tratta nientemeno che di Martin Lutero, un monaco tedesco. Martin Lutero;   Le Tesi.  E’ interessante esaminare la dinamica della sua protesta; egli si limita semplicemente a sottolineare i vari punti in cui non è d’accordo con la chiesa cattolica e li affigge al portone della sua parrocchia, pronto per eventuali dibattici e confronti. Da lì, a seguito dell’opposizione cattolica che rifiutò qualunque forma di dialogo, nasce la corrente dei Protestanti. Tuttavia se si osserva bene, Lutero rimane assolutamente al di fuori da tutte le vicende che la sua stessa protesta ha suscitato. Probabilmente la situazione politica era matura per la scissione degli Stati del Nord, da Roma. Questi Stati infatti, colgono l’occasione con quella protesta, per attuare il loro piano e sfruttando la situazione politicamente riuscirono per finire a staccarsi da Roma. Tale protesta si diffonderà nel Nord Europa e provocherà conseguenza a livello praticamente mondiale 

 

 

L’epoca di Laodicea  

 
Più avanti molti gruppi seguaci di Lutero per sfuggire alle persecuzioni che si scatenarono in Europa, emigrarono in America, diffondendo automaticamente il loro messaggio nel Nuovo Continente. Un messaggio che fu particolarmente sentito da quelle popolazioni africane deportate in America per i lavori forzati, nelle piantagioni di cotone. Anche qui ci fu, come effetto marginale e secondario, un risveglio culturale non da poco con i famosi Spirituals, dove i deportati dall’Africa, trovarono un grande sollievo e conforto in questi canti-preghiera. E’ piuttosto probabile che molti fra questi drportati, divennero in seguito veri discepoli di Gesù.     Gesù, che dopo la Sua resurrezione ottenne dal Padre i pieni poteri fra cui la Preconoscenza, preconobbe già in anticipo le gesta dei discepoli di questa epoca simboleggiata da Laodicea. Come si è detto, nelle sette lettere indirizzate alle sette Chiesa (la vera Chiesa nelle sue sette fasi), ci sono rimproveri o elogi. Le Chiese di Smirne e di Filadelfia ad esempio, ricevono solo elogi, quella di Sardi, solo rimproveri, ma la Chiesa di Laodicea, addirittura viene rigettata da Gesù perché si credeva ricca ma ricca non era. Probabilmente si credeva ricca perché in effetti, aveva una grande conoscenza delle Scritture; molto di più rispetto ai periodi precedenti ma quella evidentemente, non era il tipo di ricchezza che interessava a Gesù. Della Chiesa di Laodicea ovviamente, viene rigettata la denominazione del movimento ovvero, l’etichetta, ma i fedeli che si trovavano in essa, quelli sinceri, furono continuamente guidati e assistiti dal loro Pastore, ed illuminati circa eventuali errori in cui potevano trovarsi.

chies



Considerando che Laodicea è l’ultima della lista di queste sette Chiese o periodi, sicuramente il messaggio è rivolto a quella fase della vera Chiesa che, cronologicamente parlando, si trova alla fine della storia, ovvero nei tempi più moderni quindi, più vicino al nostro recente passato. La Chiesa di quel periodo quindi, come si è detto, non poteva che trovarsi in America, in mezzo a quel fermento religioso che la caratterizzava agli inizi del ‘800. Ricostruendo quindi i fatti, noteremo che in quel periodo apparve un movimento che per un certo periodo, sicuramente, fu riconosciuto da Gesù (prima del suo rigetto) e che era denominato: ”Avventisti” riferendosi all’evento della seconda venuta di Gesù; la sua guida e figura emblematica nonché il suo messaggero, fu senza dubbio Miller. William Miller e L'avventismo In seguito, dopo il suo rigetto, appare un altro movimento derivante da quello, chiamato: “Associazione internazionale degli studenti biblici” con a capo Russel. Charles Taze Russell. Anche questo movimento fu senza dubbio riconosciuto da Gesù prima di essere, pure quello, rigettato esattamente come fu per il movimento precedete. Comunque bisogna sempre ricordare che il rigettato fu per il “movimento”, ma non per gli adepti sinceri, i quali furono sempre assistiti. 
Ora volendo, possiamo anche vedere come, tecnicamente parlando, avvenne questo duplice rigetto da parte di Gesù…..Miller, sicuramente in buona fede, stabilisce una data circa il ritorno di Gesù (come se Gesù avesse bisogno di qualcuno che Gli ricordi i Suoi impegni) e lo stesso errore farà più avanti Russel che stabilirà un’altra data. Ora nel Vangelo è detto molto chiaramente che nessuno, tranne Dio, sa esattamente quando sarà il ritorno di Gesù (ci sarà il Suo ritorno, questo è certissimo, ma nessuno sa esattamente quando), possiamo notare in questo, una certa presunzione da parte della Vera Chiesa di Gesù di questo ultimo periodo e Gesù, come Maestro di tutti i Maestri, riprende, corregge e mette a punto ( in questo caso non viene quando è atteso) esattamente come usava fare quando era sulla terra, ad esempio, con l’Apostolo Pietro, che sovente era da Lui ripreso e che racchiudeva in se, i tipici difetti umani in cui ognuno poteva e può, riconoscersi.

chies

Sia Miller che Russel quindi, stabilirono queste date (prima l’uno poi l’altro), ma poiché queste date non erano quelle stabilite da Dio, quando arrivarono quei giorni fatidici, non successe proprio nulla così che la delusione e l’imbarazzo furono tali che questi movimenti si sciolsero  (avvenne il rigetto), o si divisero in una miriade di tante altre denominazioni. Questo duplice rigetto quindi, avviene in modo del tutto  automatico….E’ evidente che Gesù verrà quando la Sua Assemblea avrà raggiunto la maturità necessaria per questo evento il che, non era ancora quando questi movimenti stabilirono le loro date….E’ scritto nei Proverbi di Salomone (la cui Fonte ispirativa è sempre la stessa): “Il semplice si fa avanti ed è punito”. E’ punito non perché è semplice, ma piuttosto perché è stato imprudente in quanto, non essendo preparato a sostenere la nuova realtà nella quale egli stesso si è voluto avventurare, si troverà per questo in grandi difficoltà non sapendo più come muoversi. In fondo ognuno potrebbe essere un “semplice”, se paragonato ad un qualche cosa più grande di lui, ma il semplice, che oltre ad essere semplice è pure prudente, prima di “farsi avanti” pondererà bene e poi, se vede che l’affare è davvero più grande di lui, lascia perdere e rimane lì dove è. Non per nulla Gesù dice nel Vangelo: “Siate semplici come colombe, ma prudenti come serpenti” …….Sono tutte lezioni di vita che Dio ci manda (a chiunque, ma soprattutto ai veri discepoli) per la nostra educazione e formazione….Ovviamente per coloro che hanno “L’orecchio per udire” e una “intelligenza per capire”

chi

Per concludere questa Storia (la cui vera conclusione sarà quando il Bene trionferà sul male) diremo che le “pecorelle smarrite o il buon grano”, per usare le tipiche espressioni evangeliche, della Chiesa di Laodicea quando avvenne il duplice rigetto, non furono abbandonate ma indirizzate ad un’altra guida; la guida di quello stesso discepolo al quale già venne riservato l’alto onore e incarico di interpretare l’Apocalisse. Questo personaggio, molto particolare, è anche annunciato profeticamente nel libro di Giobbe dell’Antica Alleanza, come “l’uno fra i mille” (i 144.000) che avrà come una doppia missione: la prima, quella di fungere da  guida e punto di riferimento per tutti quei discepoli che si sono sbandati a causa del rigetto di Laodicea  (le pecorelle smarrite) e questo soprattutto, con il libro che interpreta l’Apocalisse di cui si è già detto. La seconda missione fu quella di, tramite la pubblicazione di un altro libro, insegnare all’umanità sofferente, rappresentata dalla figura emblematica di Giobbe con le sue sofferenze, piaghe e malattie (che appunto rappresentano l'umanità), ”la strada che l'uomo dovrà seguire” (per usare l’espressione biblica) onde uscire gradualmente dal tunnel nel quale si trova già fin dalla caduta dell' Eden, per raggiungere la felicità ovvero, il suo vero destino in quanto ormai, i tempi sono  maturi per questo. 

chies

Da quello che mi sembra di capire, dopo tutto quello che si è detto, è che la giusta religione non è un qualche cosa di fine a se stessa oppure, un qualche cosa di statico, di ben strutturato e stabile che procede in modo regolare. La Verità non è solo stabile ma addirittura Immutabile. Però le lotte personali, la vera "Jihad" che ogni vero discepolo deve intraprendere contro se stesso ovvero, una lotta senza quartiere, come fu detto a Paolo: “Ti sarà duro recalcitrare contro i tuoi stimoli”, quella  (la lotta), non può essere stabile perché le cadute saranno numerose, soprattutto all’inizio, quando il carattere è ancora incerto. Oltre a ciò, il combattimento è pure all’esterno dove il discepolo dovrà far brillare quel poco o tanto di Verità che gli è concesso di scoprire così che la lotta fra le tenebre e la luce, diventerà oltremodo cruenta, da come possiamo constatare seguendo la Storia dei veri discepoli. Ma il discepolo troverà sempre conforto e sostegno nel suo Consolatore e nelle Sacre scritture, che saprà interpretare grazie al suo “Orecchio per udire” e Gesù, conoscendo tutto di lui già in anticipo, lo saprà guidare fino alla fine cioè, fino alla vittoria.

chies

E’ vero che non ci è concesso di sapere esattamente il giorno e l’ora dell’introduzione dei Tempi Nuovi sulla terra, ma ci è concesso di “intuire” quando questo momento arriverà è questo momento, ritengo, si sta avvicinando a grandi passi, sempre di più. Forse ci coglierà un po’ alla sprovvista e forse, ci spiazzerà un poco in quanto tale evento, era forse l’ultima delle cose a cui stavamo pensando; magari manderà a monte tanti nostri impegni, progetti, affari e magari, forse, lì per lì ci contrarieremo perfino un po’, ma in fondo che importa? Quando verrà quel momento, sarà pure la felicità totale, completa e senza fine, per tutti gli esseri umani.

 

FINE

 

Commenta il Racconto

giulio
Giulio...

Valid HTML 4.01 Transitional

Indice Racconti

 

barra