Le Scale Gregoriane

 

Le Scale Mondali Gregoriane

 

Il sistema musicale greco venne utilizzato in tutto l’impero romano, ma con il diffondersi del cristianesimo, ci fu una grande metamorfosi e sovrapposizioni di culture e tradizioni; una di queste fu quella di intendere la scala musicale, non più in senso discendente, ma in senso ascendente, secondo il concetto cristiano per cui il credente deve elevarsi verso Dio e questo naturalmente, con la musica sacra. Quello degli antichi greci invece, era che dall’Olimpo gli dei facessero cadere dal cielo le note musicali al fine di rallegrare gli uomini, per cui le note delle loro scale scendevano.

 

Gli Otto Modi Gregoriani.

 

Flacco Alcuino, consigliere di Carlo Magno, riordinò le numerose scale modali dell’epoca in otto modi che presero successivamente il nome di “modi gregoriani” (da papa Gregorio, riformatore del canto liturgico). Il repertorio liturgico cristiano al completo, che dura tuttora, è fondato su queste scale

 

Struttura

 

Di questi otto modi, quattro sono chiamati autentici dai quali derivano le altre quattro scale dette plagali, le quali cominciano un intervallo di 4° sotto la prima nota della scala autentica di loro appartenenza; tutte le note hanno pari importanza tranne due che sono più importanti ancora; esse sono: Repercussio perché è intorno ad essa che ruota tutta la melodia, l’altra, Finalis perché è la nota sulla quale termina la melodia.

 

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Se siamo attenti osservatori, noteremo una cosa che ha contribuito non poco al nascere del gusto Tonale nella musica in Europa (certo non solo quello). Infatti si è visto che il salto diretto di un intervallo di tre toni consecutivi, crea un ambiente “sinistro” che nel medio-evo era categoricamente proibito. Tuttavia anche il procedere per gradi, ed arrivare così al terzo tono, lascia sempre una sensazione “dura” che in certi contesti melodici può essere significativa, ma tuttavia, sempre un passaggio “duro” rimane. Per questo, allo scopo di “ammorbidire”, sovente si abbassava la nota SI di mezzo tono chiamandola così: “Musica Fincta” , nel senso che era considerata “Finta” perché usciva un po’ dalle regole per via di quel SI abbassato. Così che, quando questo avveniva nella scala Lidia, con il SI abbassato di 1/2 Tono, si creava la successione degli intervalli della scala Maggiore che conosciamo e che già incominciava a delinearsi, insensibilmente, nei gusti della gente.

 

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Le Scale di Glareano

 

Verso il sec XVI Heris Loris detto il Glareano, scrive il Dodekakordum dove aggiunge altre 4 scale o modi; sempre due autentiche e due plagali

 

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E’ facile immaginare che il modo Autentico Ionico contribuirà ulteriormente a sensibilizzare l’orecchio della gente dell’epoca, verso il gusto della musica tonale

 

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