antica

 

 

 

 

 

La musica è una disciplina che sicuramente ha la funzione di rendere la vita degli essere umani, molto meno pesante di quello che invece sarebbe senza.
Pensiamo ad esempio ad un film (dove la musica in apparenza non c’entra) e noteremo che molte volte, uno degli elementi fondamentali del successo del film in questione, è proprio la colonna sonora.
Se noi andiamo a ritroso nel tempo, addirittura nel periodo preistorico dove, a causa della mancanza di scrittura, non possiamo nemmeno ricostruire la successione degli eventi (la storia), vediamo, e possiamo esserne certi, che già all’epoca esisteva la musica la quale coinvolgeva notevolmente la vita della gente.

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Perché siamo assolutamente certi che la musica aveva già il suo posto (d’onore direi) durante l'epoca degli uomini delle caverne? Perché sono stati trovati dei reperti archeologici in cui si vedevano dipinte sulle pareti delle caverne, figure umane in un evidente atteggiamento di danza con a lato altre persone che ascoltavano e che probabilmente, cantavano. All’epoca, la gente era decisamente molto più spontanea ed istintiva che non oggi e quindi, probabilmente le melodie, che forse improvvisavano sul momento, erano il derivato di tutte le emozioni accumulate nella giornata, belle o brutte, che loro esternavano con i loro canti improvvisati.
Molto tempo dopo (qualche annetto...più o meno) venne inventata la radio, a seguito della scoperta delle onde hertziane. Naturalmente con questa invezione, sembrava che ormai la musica non avesse più il posto di un tempo, nella società umana, in quanto c’erano cose molto più serie ed importanti da prendere in considerazione...come appunto la radio.

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Non passa tuttavia molto tempo e presto ci si accorge che con la radio, non solo si potevano lanciare richiami di soccorso o impartire ordini militari a distanza, ma anche trasmettere belle canzoni tanto che, per finire, sembrava quasi che questa invenzione fosse nata solo per la musica e che quella, la radio, fosse l'unica cosa che mancava a questa arte.
S
empre in quell’epoca viene inventato il cinema che, se riusciamo ad immedesimarci nella mentalità della gente di allora, noteremo che aveva un qualche cosa di veramente eccezionale considerando che le immagini erano in movimento e lo stupore creato, fu davvero incredibile (vediamo poi lo sviluppo che prese questa invenzione) Anche in questo caso in fondo, la musica cosa c'entrava? Eppure invece, come c’entrava; ancor prima che fosse inventata la colonna sonora, subito si sentì la necessità di accompagnare i cortometraggi del tempo, con un po’ di musica e quindi, ecco mettere a lato della sala, nella penombra affiche il pubblico non venisse distratto, un pianista che suonasse al buio, illuminando lo spartito con un piccolo lumino, onde vivacizzare il tutto e, dopo l’invenzione della colonna sonora, possiamo ben vedere lo sviluppo che prese questo ramo.

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Anche oggi si ripete nuovamente questo fenomeno; quando ero ragazzo e il computer non aveva ancora raggiunto i livelli di oggi, esisteva nell’immaginario collettivo, la figura dell’esperto del computer, come quello di una persona totalmente fuori dal mondo, fredda e calcolatrice, dove ogni cosa si riduceva ad una semplice formula matematica e dove l’emozione, di fronte al calcolo ed alla ragione, oltre che essere oltremodo patetica, non aveva assolutamente senso ne motivo di esistere, oppure, di fronte a certe invenzioni come il computer ad esempio, l’evoluzione (quella insegnata da Darwin), fosse destinata a soppiantare tutto quello che era umano solo perché più sensibile, vulnerabile, debole ecc.
Ricordo che quando ero ragazzo, gli amici (amici si fa per dire) mi dicevano scherzosamente: “Tu e la tua musica…tra non molto entreremo nell’era del Computer e conterà solo l’informatica; quelli come te al limite, potranno suonare nei cortili e magari passare subito dopo con il piattino per raccogliere qualcosa…segue un coro di risate…(come se la battuta fosse originalissima quando invece, l’avrò sentita migliaia e migliaia di volte)

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Ma ecco che anche questa volta, si ripete il fenomeno che tutto ristabilisce e rimette ogni cosa al suo posto; infatti dopo alcuni film fatti in omaggio alla nuova invenzione (del Computer) tipo: "2.001, Odissea nello Spazio" (se penso che siamo nel 2.012....), risultati di un immaginario collettivo pieno di pregiudizi e ancora privo della conoscenza e delle possibilità che queste invenzioni possono offrire, vediamo i primi programmi musicali che, proprio con il computer, realizzano e concretizzano possibilità che un tempo davvero non ci si sognava neppure, esaltando maggiormente con la macchina (o meglio l'elettronica), la parte umana.... negli esseri umani.
Ovviamente i primissimi programmi di musica, erano oltremodo incompleti e limitati, sia nella possibilità di scrivere le note sul pentagramma, che come suono in se stesso. Ricordo che con uno dei primi programmi musicali utilizzati da me, riuscivo a scrivere le note ma quando ne alteravo una, il Computer mi dava la nota diesizzata oppure bemollizzata, a sua discrezione; ricordo anche, che il suono migliore che riuscivo ad ottenere era quello dell’oboe, ma posso assicurare che anche quello, non era certamente un gran che.

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Infatti si chiamava Oboe perché era un suono che più o meno gli si avvicinava ma, assolutamente non era un suono di oboe ma qualche cosa ottenuto artificialmente
Ora, i suoni del computer vengono registrati da un vero strumento come ad esempio Chitarra, Pianoforte, Arpa ecc., questo suono (ne basta uno soltanto) viene registrato dal computer che lo metterà in memoria, dopodiché il computer farà tutto il resto. A lui (il computer) interessa solo sapere quale è la forma esatta dell’onda sonora del suono emesso dallo strumento (che si chiama timbro); una volta che lo ha messo in memoria, altro non deve fare che dare a quel suono, il numero esatto delle oscillazioni molecolari (onde sonore) della nota che si vuol far sentire, e il risultato è raggiunto. Esempio, per la nota LA del secondo spazio nella chiave di Violino, le oscillazioni sono 440 al secondo, se si tratta del LA acuto, quello sopra il pentagramma con un taglio in testa (secondo il lessico musicale), allora le oscillazioni saranno 880, e se si tratta del La basso, quello che si trova nella riga più alta del pentagramma in chiave di Basso, le oscillazioni saranno 220... Una volta possedevo una tabella dove erano elencati i numeri delle oscillazioni molecolari di ogni nota...Spero di ritrovarla

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Ogni nota possiede quindi, un numero esatto di oscillazioni molecolari (o vibrazioni) chiamate: "onde sonore". Al giorno d’oggi, anche un sordo può accordare un pianoforte, purché sia provvisto dell’apparecchio che registri il numero esatto delle oscillazioni di ogni suono e che trasmetta questo numero sul display.
Tornando al computer, con questa ulteriore invenzione, da aggiungersi alle altre (che non sono da poco) il Computer, avendo già in memoria la forma dell’onda sonora (tramite la quale, è possibile riconoscere l’autenticità del suono di uno strumento) potrà creare suoni praticamente originali di un Violino, di un Pianoforte, Clarinetto, Oboe ecc. che, anche se non sono il 100% come qualità, sono comunque validi al 90% (e forse qualcosa di più) il che costituisce già un enorme vantaggio. Tutti i suoni registrati da strumenti autentici, vengono raggruppati in librerie o suoni campionati il che vorrebbe dire: il miglior compromesso fra qualità, prezzo ed efficienza praticamente una cosa di cui ci si può ritenere, con ragione, soddisfatti. Con queste attrezzature, si possono gia fare lavori decisamente validi.
Ecco che l'alta tecnologia integra e sviluppa, ancora una volta, la parte umana nell'essere umano; infatti un tempo era necessario avere a disposizione una ventina di persona (ovvero una orchestra) per fare musica di un certo livello. Ora invece è sufficiente mettersi davanti al monitor con il programma di musica aperto, e se uno ha un po' di fantasia musicale, puo' divertirsi a comporre a più voci; quando vede (o sente) che qualcosa non và, riprova in altro modo finchè non otterrà quello che desidera. Con l'orchestra, da come è facile immaginare, la cosa diventa più complicata, e soltanto quelli che erano introdotti in quest'arte, potevano essere più agevolati.

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E' chiaro quindi che la musica, che si trovava perfettamente a suo agio all'epoca delle caverne, continua a trovarsi a suo agio quando appare il cinema, la radio...e ora si sente perfettamente a suo agio anche con il computer...ci sarà sempre...ci sarà anche quando l'uomo (guerre permettendo) prenderà l'astronave per andare in villeggiatura su Marte... Magari quest'arte avrà ulteriori modifiche, adatte alla vita di allora, ma si potrà sentire ancora musica...Insomma, anche Gesù Cristo fa il paragone con una minestra senza sale, a una vita senza emozioni, piatta, ecc.....Ecco, io credo che una vita senza musica, equivalga a una minestra senza sale; è solo che la minestra senza sale, volendo, la mangi e il suo sapore "piatto" dura un attimo, ma una vita piatta, senza emozioni ovvero, senza sale, di cui la musica é una delle componenti più inportanti, dura... tutta una vita.

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giulio
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